Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
IL PRIMO ANNO DI GUERRAtorpediniere francesi con molta accortezza ed ardimento; specialmente il Magon ed il Bisson si distinsero nel compito di tagliare il cavo e distruggere le stazioni di rifornimento. Un manipolo di marinai di quest'ultimo, sbarcato a terra, fu fatto segno, mentre era sulla via del ritorno, ad intenso fuoco di fucileria del nemico, ma sostenuto e protetto dai tiri del Magon, non ebbe a lamentare che la perdita di un uomo. »
Gli austriaci non si rassegnarono alla perdita di Pe-lagosa; ma il loro ripetuto tentativo di rioccuparla andò fallito. Un comunicato ufficiale, in data 18 agosto, annunziava :
« Ieri mattina, venti unità austriache ed un aeroplano hanno attaccato l'isoletta di Pelagosa. Il nostro presidio ha sostenuto il violento attacco con molta bravura e il nemico si è ritirato senza tentare operazioni di sbarco. Noi abbiamo avuto quattro morti, fra i quali un ufficiale, e tre feriti. Ignoriamo le perdite del nemico. »
Il primo tentativo, compiuto pochi giorni dopo la nostra occupazione, era stato eseguito da dieci unità austriache; nel secondo, come si vede, portarono contro l'isola un numero doppio di navi : e dovettero andarsene senza nulla ottenere.
« II primo tentativo — notava il critico navale del Corriere della Sera — di certo deciso per considerazioni di ordine prevalentemente morale, fu compiuto leggermente con una preparazione così inadeguata che l'attacco fallì con troppo poco onore dell'attaccante; che pochi nostri marinai riuscirono a ricacciare in mare gli assalitori e i nostri sommergibili minacciarono così seriamente, che le navi furono costrette a limitare la loro a-zione di bombardamento. Il secondo tentativo — cui ha concorso un forte nucleo di navi : certamente naviglio sottile, incrociatori leggeri, cioè e cacciatorpediniere — è stato senza dubbio dovuto al desiderio di una rivincita dopo il primo scacco subito, da farsi graziosamente coincidere col genetliaco del vecchio Imperatore : desiderio che anche questa volta i nostri sommergibili dal mare, il nostro valoroso presidio da terra, hanno reso vano. ))
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I. reggio —¦ Storia della grande guerra d'Italia — Voi. XVI 6
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