Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
      « Ieri mattina un esploratore e cinque cacciatorpediniere nemici, presentatisi davanti a Durazzo per bombardarla, vi hanno arrecato danni insignificanti.
      « Attaccati da navi nostre e alleate in crociera, i cacciatorpediniere austro-ungarici Triglao e Lik.a furono affondati; di quest'ultimo i superstiti dell'equipaggio furono fatti prigionieri.
      « Anche un velivolo nemico fu abbattuto da un nostro cacciatorpediniere.
      « Le nostre navi sono tutte rientrate incolumi. »
      Un giornalista francese, che fu presente a questo combattimento, così lo descrisse nel Petit Parisien.
      « Il 29, all'alba, fummo svegliati a Durazzo da un cannoneggiamento intenso ma inefficace. Cinque navi austriache, e cioè un piccolo incrociatore e quattro cacciatorpediniere, tiravano con rapidità, ma senza colpire nel segno, su un bastimento arrivato nella notte, che portava dei viveri destinati all'esercito serbo. I proiettili cadevano parte nell'acqua e parte sulla riva, levando grandi nuvole di fumo e altissime colonne d'acqua. Tutto ciò presentava uno spettacolo abbastanza banale e più curioso che emozionante per il sentimento di un reale pericolo. Ma la scena non doveva tardare a cambiare d'aspetto.
      « Io non credo di commettere una indiscrezione nè di apprendere al nemico qualche cosa di importante dicendo che i battelli carichi di viveri che traversano l'Adriatico diretti a Durazzo, a Valona ed a San Giovanni di Medua, sono scortati da alcuni cacciatorpediniere italiani o francesi i quali, appena i primi sono giunti ai loro porti, riprendono la loro crociera al largo. Ciò spiega come le navi, costrette a fermarsi un certo tempo per deporre il loro carico, non sono guardate durante la loro permanenza al molo dalle torpediniere che le hanno accompagnate e che fanno opera più utile stabilendo al largo una cortina di sorveglianza contro i pericoli dai quali esse stesse sarebbero impotenti a difendersi.
      « Ora, le torpediniere che avevano scortato il battello bombardato, al primo rumore del cannoneggiamento, ritornarono rapidamente e con grande impeto si
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 16. Il primo anno di guerra
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 213

   

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