Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL PRIMO ANNO DI GUERR 4
      diressero verso il nemico. Successe un periodo di combattimento, del quale io devo confessare di non aver compreso gran che. Era evidente tuttavia che le due torpediniere austriache si sforzavano di guadagnare in rapidità il gruppo delle navi italiane e le serravano da vicino, quando improvvisamente un enorme getto d'acqua si levò e mascherò il campo della lotta. Il Triglac, grande cacciatorpediniere austriaco, in cinque minuti si piegò su un fianco e colò a picco. Ci fu un rivolgimento come se il mare si fosse sollevato nel punto dell'affondamento, poi più nulla. Allora quello che dapprima era sembrato inspiegabile si spiegò ad un tratto, ed apparve che gli italiani, con un'audacia straordinaria e un'abilità che fa il maggior onore al comandante, avevano intrapresa e portata a termine la più delicata delle manovre, attirando il nemico nella loro linea minata. Il Tri-glav aveva toccata una mina ed era saltato. L'emozione causata da questo primo successo non era ancora passata che una seconda esplosione, un po' più lontana, avveniva senza che ci fosse possibile stabilire donde precisamente giungesse.
      « Nel frattempo, la radiotelegrafia lavorava attivamente da tutte le parti, e gli austriaci prevenuti mandavano due grandi incrociatori del tipo Novara in soccorso dei loro, mentre da Brindisi l'incrociatore italiano Quarto e l'inglese Dartmouth forzavano la loro velocità per raggiungere il luogo del combattimento; contemporaneamente, cinque cacciatorpediniere francesi, in crociera, accorrevano a grande velocità. A Cattaro, la squadra austriaca s'apprestava intanto a seguire i suoi due incrociatori e a Brindisi pure si apparecchiavano le navi maggiori. Ma la battaglia sfumava in una serie di episodi.
      « Il primo di questi episodi, dovuto a uno sfortunato caso, doveva costarci un sottomarino. Il Monge, che era sommerso, rivenne alla superficie per ricaricare i suoi accumulatori, e la sorte volle che proprio in questo momento egli fosse scorto da uno degli incrociatori austriaci, che subito lo affondò.
      « Si dice che lo Stato maggiore dell'incrociatore si
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 16. Il primo anno di guerra
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 213

   

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