Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL PRIMO ANNO DI GUERRAIl 14 gennaio 1916, un comunicato ufficiale annunziava :
      « Ieri il sommergibile francese Foucault, aggregato alle nostre forze navali, ha silurato e colato a picco nel basso Adriatico un esploratore austriaco tipo Novara.
      « Da più particolareggiate notizie sul combattimento del 29 dicembre nelle acque di Durazzo, risulta che le navi nemiche furono ripetutamente colpite e danneggiate dal nostro fuoco. Inoltre il rinvenimento, in prossimità della costa a nord di Durazzo, di numerosi cadaveri galleggianti di marinai austriaci non appartenenti agli equipaggi dei cacciatorpediniere affondati Li/ja e Triglao confermerebbe la perdita, già asserita da varie fonti, di un'altra unità nemica in quella occasione. »
      Alle nostre erano aggregate forze navali degli Alleati, le quali formavano con la nostra flotta un complesso organico obbediente agli stessi capi e ordini gerarchici cui obbedivano le nostre navi. Naturalmente le Potenze alleate avevano più specialmente contribuito a provvedere i tipi di navi che a noi, per le nuove inaspettate condizioni nelle quali si manifestò la guerra navale, maggiormente necessitavano : il naviglio sottile. Questo, con sane vedute equanimi e con ben inteso senso di cameratismo, era entrato a far parte dei turni di servizio che il nostro naviglio similare disimpegnava, seguendo le stesse alterne vicende. Naturalmente si procurò, per criterio di omogeneità nei tipi e facilità nell'esecuzione degli ordini, che le stesse navi alleate a un medesimo comando si trovassero, per quanto possibile, riunite nella medesima missione.
      Era dunque il turno del Foucault, di vigilare all'agguato nei pressi di Cattaro, e un moderno esploratore austriaco (della classe Nooara, Helgoland e Saida), del 1912 o 1913, di 3500 tonnellate, di 27 nodi, armato di 9 cannoni di 100 mm., e di due lanciasiluri subacquei di 450 mm., con una leggera protezione al galleggiamento di 6 centimetri di corazza, con 350 persone di equipaggio, gli giunse a tiro, cosicché potè silurarlo e affondarlo.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 16. Il primo anno di guerra
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 213

   

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