Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAUn comunicato ufficiale del 9 febbraio dava queste notizie :
      « La marina austriaca nelle ultime 48 ore ha intensificato i suoi vani tentativi contro le nostre forze navali nel basso Adriatico.
      « Nel pomeriggio del 6 corrente un nostro cacciatorpediniere di scorta a un incrociatore alleato, avvistati un velivolo e un cacciatorpediniere tipo Huszar nemici, inseguiva e cannoneggiava quest'ultimo, spingendosi fin sotto i forti di Cattaro, che aprirono contro esso un nutrito ma vano fuoco di artiglieria.
      « Nello stesso giorno un incrociatore alleato dava caccia e cannoneggiava quattro cacciatorpediniere nemici, obbligandoli a ritirarsi; e più tardi davanti a Durazzo tentava l'attacco di un sommergibile, evitando il siluro da questo lanciato.
      « L'8 corrente un altro sommergibile nemico attaccava presso Capo Laghi due nostre torpediniere, le quali risposero con un ripetuto getto di bombe, dopo aver scansato i siluri.
      « Nelle ore pomeridiane di quello stesso giorno, e con identiche circostanze e risultato, si svolgeva un altro attacco subacqueo contro un cacciatorpediniere francese aggregato alla nostra flotta e in crociera sulla costa albanese. »
      Per quanto riguarda il getto di bombe contro i sommergibili — nuovo sistema bellico — ecco in qual modo ne parla il critico navale, che cela il suo nome di provetto marinaro sotto lo pseudonimo di Pausario :
      « Con navi da guerra anche piccole come le torpediniere, 200 tonnellate circa di dislocamento, i sommergibili (quelli per lo imeno che ora sono in servizio presso tutte le marine) agiscono sommersi, e se falliscono 1 attacco, spariscono sott'acqua. In queste condizioni è vano il tiro dei cannoni e sono inutili i tentativi di speronare. Allora il cacciatorpediniere, la torpediniera o qualunque altro scafo, leggero tanto da essere facilmente manovrabile e veloce da potersi rapidamente spostare, si porta alla massima velocità sul punto ove giudica, o scorge talvolta per lievi indizi (gorgoglio d'acqua, bolle
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 16. Il primo anno di guerra
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 213

   

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