Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAdi albanesi e furono scovati in una chiesa un ufficiale austriaco travestito da albanese e due preti cattolici stipendiati dall'Austria, ai quali furono sequestrati importanti documenti, tanto che sono stati deferiti al Consiglio di guerra di Valona. L'ufficiale austriaco fatto prigioniero raccontò che l'Austria dispone di ingenti forze e intende occupare Durazzo e oltre.
      Dopo questa lezione le masse degli albanesi si arrestarono, intimorite specialmente per la nostra artiglieria.
      Pur essendo in condizioni difficili per osservare i movimenti dei nemici, il nostro Comando prese l'iniziativa di una improvvisa offensiva per impedire il concentramento subitaneo contro Durazzo; e con una felice a-zione combinata di terra e di mare riuscì a infliggere il 19 febbraio agli austriaci un'altra solenne lezione. Mentre le nostre truppe, dopo un intenso fuoco di artiglieria che sgomberò il terreno, iniziavano una incursione da Siak verso Tirana, nostri cacciatorpediniere avvicinatisi alla spiaggia di Cavala bombardavano il faro che gli austriaci avevano collocato per le segnalazioni ai sommergibili, abbattevano i ricoveri dei comitagi albanesi, e disperdevano una colonna di austriaci e di albanesi che dalle alture circostanti cercavano di avvicinarsi alle nostre posizioni.
      Contrariamente a quanto si supponeva, dai prigionieri fatti risultò che gli austriaci erano bene equipaggiati e forniti di potenti artiglierie e che essi ricevevano munizioni, artiglierie e viveri per mare, mediante velieri che approdavano a Rodoni.
      I prigionieri austriaci e specialmente gli ufficiali e-rano concordi nell'affermare che il Governo austriaco aveva ordinato che l'occupazione di Durazzo dovesse compiersi a tutti i costi e con qualunque sacrificio in tre giorni.
      II 22 febbraio si ebbero le ultime visite degli aeroplani austriaci che terrorizzarono la popolazione col lancio di ben 17 bombe, producendo altre vittime innocenti fra la popolazione albanese e altri danni. Complessivamente, nelle loro scorrerie gli austriaci ammaz-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 16. Il primo anno di guerra
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 213

   

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