Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIApromessa proteso su te. LJa promessa è per compiersi. Ejd ecco, fra poco, incoroneremo la tua fede, simile alla pietra di Arco ond'è costrutto il tuo fonte, quanto più annosa tanto più dura.
« È una virtù d'amore la tua durezza. Incontro alla durezza delle tue rupi e dei tuoi ghiacci s'avanza il nostro amore armato. Sembra che i combattenti ti riscolpiscano. Sembra che vogliano ritrovare dentro il sasso la tua pura bellezza latina. Quasi sembra che l'angoscia michelangiolesca travagli oscuramente questo esercito di artieri anelanti. Tagliano la tua alpe, sotto il rombo della morte, come il Buonarroto tagliava l'apuana, per un'ansia di rinvenire nel profondo una forma di magnanimità che li inebria. Sei tu che sfavilli sotto il piccone, anima di Trento; e par che tutto il tuo martirio si scrolli nella possa della mina.
« Avanti! Avanti! » 11 grido del prode dei prodi «che dorme leggero sul cuore di Brescia fedele » è il loro assiduo grido, ma dentro chiuso, ma rattenuto dietro i denti. Pur ieri, alla testata del torrente Noce e della Conca di Presena nell' alta Valle di Genova, in silenzio superarono sè stessi dove il pericolo non aveva mai conosciuto lo sguardo diritto dell'uomo. Di là dai ghiacci e dai picchi, a Villacorna, raggiunsero i trinceramenti austriaci, li assalirono e distrussero. Poi se ne tornarono, disegnando un'altra fazione. Oggi forse vorranno compiere un prodigio, in gloria di te. Su tutta la fronte i combattenti oggi nel sasso e nel gelo ti scolpiranno con una passione men silenziosa. Intoneranno il canto di Roma.
« In queste mobili fiamme, che per l'aria scendono nelle tue strade aspettanti, odi vibrare una nota di quel canto, riconosci gli spiriti di Roma.
« I volontarii di Luciano Manara, i futuri eroi di San Pancrazio e del Vascello, s'erano abbeverati al Torrente Ambiès, avevano udito stormire i pioppi del Sarca; e il loro sangue se ne ricordava.
« Oggi Roma a te consacra nel Fòro un'urna riempita con l'acqua della sua fonte santa e un ramo di lauro colto lunghessa la Casa delle Vestali; perchè sa come nessun'altra acqua oggi ti disseti e nessun'altra fronda ti consoli.
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