Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
IL PRIMO ANNO DI GUERR 4
« Non soffrirai più l'arsura, e sarai inghirlandata di allegrezza.
« Chi ti reca questo messaggio ha un nome da te ben conosciuto. Negli anni squallidi, quando la terza Italia pareva rassegnata per sempre all'obbrobrio e al servaggio, quando le tue corone votive erano spazzate fuor del Tempio e gettate all'immondezza, egli solo ti chiese perdono dell'infamia e confortò la tua disperazione.
Verrà, verrà sul suo caixillo, con giovine chioma. Torrà il nero e giallo vessillo dal tuo sacro monte che serba il vestigio di Roma...
« Ti sovviene? Invittamente egli ti annunziava quel che oggi è per compiersi. Se la sorte vuole che il tuo sangue sopra te si sparga, non Io commiserare. »
Il messaggio recava la firma di Gabriele d'Annunzio e la data : « Nel cielo della Patria, 20 Settembre
1915 ».
Prima ancora del volo su Trento, il poeta aveva volato su Trieste : e sulla città aspettante aveva fatto cadere messaggi, legati a fiamme tricolori.
Ecco il testo del messaggio ai triestini :
«Coraggio, fratelli! Coraggio e costanza!
« Per liberarvi più presto, noi combattiamo senza respiro. Nel Trentino, nel Cadore, nella Carnia, su l'Isonzo, conquistiamo terreno ogni giorno. Non v'è sforzo del nemico che non sia rotto dal valore dei nostri. Non v'è sua menzogna impudente che non sia sgonfiata dalle nostre baionette. Abbiamo già fatto più di ventimila prigionieri. In breve tutto il Carso sarà espugnato. Io ve lo dico, io ve lo giuro, fratelli : la nostra vittoria è certa. La bandiera d'Italia sarà piantata sul grande Arsenale e sul colle di San Giusto.
« Coraggio e costanza! La fine del vostro martirio è prossima. L'alba della nostra allegrezza è imminente.
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