Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAalle linee italiane, subito gli volano incontro due velivoli nemici. Oltre a piccoli monoplani leggeri, che potrebbero dirsi cacciatori dell'aria, gli italiani hanno qui un nuovo tipo di velivolo di battaglia, il cosidetto apparecchio Caproni. Si tratta di un potente biplano, largo da 25 a 30 metri, con due e talvolta anche tre motori. Nel primo tipo i due motori sono collocati davanti, uno accanto all'altro, mentre nel tipo « tre motori » il terzo motore sta nel mezzo. Questi biplani sono jnolto veloci, dispongono anche di una considerevole forza di elevazione e sono armati di due e talvolta perfino di tre mitragliatrici e sono capaci di recare da quattro a cinque uomini.
      « Gli aviatori italiani sono sempre molto> abili e arditi. Se attaccati, accettano sempre la lotta e affrontano a sangue freddo la barriera di fuoco, senza curarsi degli shrapnels. Una lotta nell'aria con avversari simili è sempre una faccenda molto seria ».
      Erano senza dubbio notevoli queste lodi agli aviatori italiani, apparse in un giornale diventato uno dei più feroci denigratori dell'Italia...
      I bollettini ufficiali fecero frequenti menzioni di successi riportati dai nostri navigatori dell'aria.
      Nel luglio, un'aeronave della marina si recò a bombardare lo Stabilimento Tecnico Triestino, cantiere di navi, fucina di materiale d'artiglieria, e vi recò gravi danni. Dirigibili dell'esercito bombardarono efficacemente gli accampamenti nei dintorni di Doberdò, che, per la sua posizione centrale rispetto a Monfalcone e a Gradisca, e per le strade che vi convergono, rappresentava la base d'operazioni austriaca su questa punta del Carso. Gli stessi dirigibili danneggiarono la stazione di Preba-cina e il bivio omonimo, dove la ferrovia per Aidussina si stacca dalla linea Gorizia-Trieste. Il bombardamento mirava alla distruzione dell'unica ferrovia per la quale Gorizia potesse rifornirsi, cioè appunto la linea Gorizia-Trieste- Lubiana.
      E nello stesso mese un bollettino ufficiale della Marina registrava queste operazioni :
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 16. Il primo anno di guerra
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 213

   

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