Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (151/232)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      IL PRIMO ANNO DI GUERRAspecialmente in corrispondenza della nostra ala sinistra. Le nostre truppe di prima linea, pur duramente provate dalla lunga lotta precedente, riuscirono, mercè il valido concorso delle proprie artiglierie, a sostenere e poi ad arrestare l'urto violento. Il successivo pronto accorrere dei nostri rincalzi, permise quindi di sferrare una vigorosa controffensiva che finì con una vera rotta per l'avversario. Mentre le artiglierie con tiri precisi e celeri falciavano le colonne nemiche, le fanterie le incalzavano da presso e, con manovra avvolgente, si impadronivano di 1500 prigionieri dei quali 76 ufficiali. Il terreno dell'azione, ricoperto di cadaveri, attestava delle enormi perdite subite dall'avversario. »
      E giorno per giorno il successo si accentuava. Nelle prime dieci giornate della battaglia del Carso, i prigionieri da noi fatti superavano i diecimila...
      Un comunicato ufficiale così riassumeva la magnifica affermazione del nostro esercito :
      « L'energica e risoluta ripresa offensiva, che le nostre incomparabili truppe conducono da più giorni sulla linea dell'Isonzo e specialmente sull'altipiano del Carso, dev'essere cagione di fierezza e di orgoglio per la patria.
      « Nei sanguinosi combattimenti, che hanno segnato costanti e progressivi successi, si sono splendidamente riaffermati la grande bravura dell'artiglieria, l'indomito valore delle fanterie. La costante intelligente e fraterna collaborazione fra le due armi, ha quasi sempre avuto ragione dell' accanita resistenza di un nemico cui un anno di esperienza guerresca ha dato certamente una grande abilità tattica, se non una infrangibile robustezza morale.
      « L'impiego del cannone pesante e da campagna per la preparazione e l'agevolamento degli assalti delle truppe non avrebbe potuto dare, anche per concordi testimonianze dei nemici prigionieri, migliori risultati. Gli austriaci, annidati nel dedalo delle loro trincee, favoriti dalle posizioni dominanti o boscose, impegnati da ordini tassativi a non ritirarsi a nessun costo, sono stati anzitutto fulminati dal tiro preciso, rapidissimo e ab-


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 16. Il primo anno di guerra
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 213

   

Pagina (151/232)






Carso Isonzo Carso