Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAratteristiche del nostro esercito, e il regime di terrore con il quale è inquadrato l'esercito nemico!
      « Pronto e felice il servizio di rifornimento delle truppe combattenti sulle alture, compiuto attraverso il fiume su passaggi obbligati, spesso bersagliati dal fuoco nemico nelle zone più battute. Rapida e ampia l'assistenza sanitaria sia sulla linea del fuoco, sia sulle retrovie. Anche gli ufficiali medici e i portaferiti divisero bravamente il pericolo con i reparti combattenti e si prodigarono negli ospedali. Audace e continua l'osservazione aerea sia con i velivoli, sia con i palloni frenati. Ferrea e tenace la resistenza di tutte le truppe alle fatiche e ai disagi.
      « Le prove date dall'esercito italiano nel sistematico e progressivo investimento della fortificatissima linea dell'Isonzo, -possono ascriversi fra le migliori date dai vari eserciti nella guerra europea. La soddisfazione e-spressa da,S. M. il Re ai combattenti, la sua costante presenza sul fronte di battaglia, non possono che suscitare echi di consenso nel cuore degli italiani. »
      Il bollettino del 29 luglio recava :
      « Sul Carso, nella mattinata di ieri, l'avversario spiegava grandi forze ed appoggiandole con violento fuoco di artiglieria tentava di avanzare con l'evidente scopo di ricacciarci dalle posizioni da noi conquistate nei giorni precedenti. L'energia ed il valore delle nostre truppe mandarono completamente a vuoto il tentativo dell'avversario, che dovette ripiegare dopo aver sofferto perdite assai gravi.
      « Da dichiarazioni dei prigionieri risultò che il contrattacco era stato eseguito da truppe fresche teste giunte sul luogo dell'azione. Tra esse si trovava almeno un reggimento di « Landessc'hùtzen » (alpini) ohe rimase quasi interamente distrutto.
      « La nostra avanzata continua lentamente.
      « Nelle azioni dei giorni 27 e 28 vennero complessivamente fatti 1485 prigionieri, dei quali 27 ufficiali. »
      Così ogni giorno seguitava lo «forzo ostinato e gigantesco.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 16. Il primo anno di guerra
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 213

   

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Isonzo Carso