Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAperdite assai gravi: 17 ufficiali, 547 uomini di truppa, 4 mitragliatrici e grande quantità di munizioni caddero nelle nostre mani. »
      Poiché non si era potuto sorprendere la difesa di Tolmino — commentava un critico militare — bisognava demolirla a grado a grado. (E infatti, a poco a poco, la cerchia dei nostri cannoni e dei nostri fucili l'ha chiusa, l'ha avvinghiata in una stretta dalla quale non ha più potuto divincolarsi. Doveva essere anche uno sbocco di manovra questa testa di ponte di Tolmino, ma le truppe che la difendono non hanno potuto muoversi. A prezzo di inaudite fatiche le artiglierie di medio calibro sono state portate nei punti più convenienti per battere le difese nemiche; le nostre truppe son venute occupan-do tutto il massiccio del Monte Nero, si sono estese a sud lungo la crésta di Luznica, verso la sella di Sleme e la vetta del Mrzli. E finalmente, lungo le pendici occidentali delle colline di Santa Lucia e di Santa Maria, u-na linea di robusti trinceramenti nemici è stata conquistata alla baionetta dalle nostre fanterie, dopo la consueta magnifica preparazione col fuoco di artiglieria.
      Nella seconda metà dell'ottobre 1915, fu intrapresa una vasta offensiva che movendo dalla parte più settentrionale della nostra fronte si estese fino al mare, irrompendo con grande vigore intorno a Gorizia.
      L'offensiva si iniziò al mezzogiorno del 18; le artiglierie per tre giorni, fino al mattino del 21, rovesciarono sulle posizioni nemiche un uragano di fuoco; il 21 le fanterie, uscendo dai ripari, mossero all'assalto. Il comunicato ufficiale del 22 annunziava : « Lungo tutta la fronte dell'Isonzo, da Caporetto al mare, dopo intensa preparazione di fuoco di artiglieria, le nostre truppe, nel mattino del 21, iniziarono l'attacco delle posizioni nemiche coperte da estesi reticolati, guarnite da più linee di trincee e difese da numerose forze.
      « Sotto il violento e concentrato fuoco nemico di artiglieria, di fucileria e di bombe a mano, le nostre fanterie, avanzando con slancio e tenacia, conquistarono alla baionetta importanti posizioni :
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 16. Il primo anno di guerra
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 213

   

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