Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL PRIMO ANNO DI GUERR 4
      chele e verso San Martino del Carso. Furono presi 75 prigionieri.
      « Ovunque le nostre truppe diedero prove ammirevoli di resistenza, di valore e di abnegazione. »
      E all'indomani Cadorna faceva pubblicare il seguente comunicato :
      « La nostra offensiva nella giornata di ieri ci fruttò qualche nuovo successo
      « A Zagora fu iniziata I occupazione delle case alte del villaggio e furono presi 72 prigionieri.
      « Sulle alture ad occidente di Gorizia un accanito combattimento si svolse nelle vicinanze del villaggio di Oslavia. Restarono nelle nostre mani 317 prigionieri, fra i quali quattro ufficiali, armi e munizioni in quantità tuttora indeterminata.
      « Sul Carso le nostre fanterie, efficacemente sostenute dalle artiglierie, riuscirono, dopo aspra lotta, a conquistare altre delle innumeri trincee che solcano in o-gni senso l'aspro altipiano. Furono presi una ventina di prigionieri, due mitragliatrici e copioso materiale da guerra.
      « Continuano, pure con avverse condizioni atmosferiche, le incursioni dei nostri velivoli, che sfuggendo ai tiri delle numerose artiglierie antiaeree dell'avversario, bombardano con efficacia accampamenti nemici, trincee e stazioni ferroviarie. »
      11 bollettino del 19 novembre annunziava : « Sul Carso le nostre fanterie rinnovarono ieri gli attacchi con sensibili successi, specialmente nella zona del Monte San Michele. Qui la brigata Perugia riuscì a conquistare tutto il costone che dalla terza vetta del monte degrada sull'Isonzo fra Peteano e Boschini. Scacciata da tale posizione per un violento contrattacco nemico, contrattaccava a sua volta, riconquistando le perdute trincee. Tutta notte l'avversario rinnovò furioso gli assalti, riuscendo per sette volte ad arrivare fino alle nostre linee; ma sette volte falciato da tiri precisi di artiglierie e fucilerie, fu ributtato in disordine con enormi perdite. Infine, logori, ma indomiti, i valorosi fanti del 129 reggimento, fasciati i piedi in sacchi a terra, nelle
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 16. Il primo anno di guerra
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 213

   

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