Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL PRIMO ANNO DI GUERRAcorpo. Dopo mischia accanita l'avversario fu volto in fuga e lasciò più di 500 cadaveri sul terreno e 131 prigionieri, dei quali 3 ufficiali, in nostro possesso. )>
      I trinceramenti ai quali gli austriaci avevano affidato il compito di difendere Monte Vodil non erano ohe u-na propaggine, una continuazione delle trincee del Mrzli. Come uno solo è il sistema naturale della montagna, così uno solo era il sistema sovrappostovi di difesa : la linea intaccata nella roccia e coperta dalla corazzatura di calcestruzzo, s'iniziava allo Sleme e non finiva che in pianura, dinanzi al villaggio di Tolmino, sulla riva sinistra dell'Isonzo. Andava abbassandosi lentamente; ogni costone òhe ifosse rivolto verso il vecchio confine, ogni quota aveva la- sua fascia grigia e poderosa di parapetto munito, il suo scudo di difesa, in cui s'aprivano le feritoie.
      Un'azione intrapresa contro le posizioni nemiche di Cima Mrzli non poteva quindi restare isolata, ma doveva completarsi, doveva integrarsi con un'azione del pari vasta e del pari intensa su tutta la distesa difensiva del settore. Il Vodil, subito dopo il Mrzli, al primo posto. L'attacco, iniziato dall'ala sinistra, si propagò quindi su tutta la fronte dell'investimento di Tolmino.
      Intorno a questa piazzaforte del medio Isonzo, gli austriaci, con la speranza di coglierci di sorpresa mentre tutta l'efficienza del nostro esercito pareva concentrata contro Gorizia, avevano tentato una serie innumerevole di assalti violenti, di piccole azioni a fondo per ritoglierci le posizioni di recente conquistate e quindi non ancor sistemate validamente per la resistenza. Attacchi isolati e profondi su tutti i punti della nostra fronte, dallo Sleme al Mrzli, da Cima fredda al Vodil, e da questo a Santa Lucia e Santa Maria, avevano avuto un obiettivo guerresco unico : ributtarci indietro.
      La nostra azione dimostrativa delle due ultime settimane d'ottobre era riuscita a portarci innanzi su quasi tutta la linea, intaccando o decisamente rompendo il sistema difensivo austriaco. Su Cima Fredda e sul Vodil particolarmente, la nostra offensiva era riuscita a conquistare un vasto e formidabile trincerone, contro il qua-
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      1. Reggio — Storia della grande guerra d'Italia — Voi. XVI 11


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 16. Il primo anno di guerra
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 213

   

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