Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAl'esercito di vigilanza contro la Romania e sopra tutto sulla fronte italiana; ma l'Italia veglia. Venuto a conoscenza di queste disposizioni, il Governo Salandra stimò suo dovere impedire questo spostamento di truppe, e senza che la Francia lo sollecitasse, decise, pienamente d'accordo con Cadorna, di iniziare un'offensiva sulla fronte dell'Isonzo, fra Gorizia e il mare. L'offensiva è cominciata da due giorni, e i nostri valorosi alleati attaccano su un terreno argilloso, reso quasi impraticabile dalle piogge torrenziali degli ultimi giorni. La loro offensiva inquieta lo Stato Maggiore austriaco che confessa la grande importanza dei combattimenti che stanno per svolgersi colà. Così le divisioni che dovevano lasciare la fronte italiana per recarsi su quella francese, sono state fermate per istrada, e sulla fronte italiana sono state inviate truppe dalla Serbia e dal Banato di Temesvar.
« Siamo convinti che l'offensiva italiana intrapresa nel momento che gli austro-tedeschi cercano su tutte le fronti truppe per menare un gran colpo in Francia, otterrà i più felici risultati. Il popolo francese seguirà i combattenti che lottano nel fango del Carso con la stessa emozione che se fossero coi suoi soldati dinanzi a Verdun. Quanto essi ora stanno compiendo, mira allo stesso scopo e i loro sforzi hanno lo stesso valore di solidarietà che se i corpi ai quali appartengono fossero stati trasportati nelle trincee del Mort-Homme e di Dou-aumont. »
Il maltempo ostacolava la nuova offensiva italiana; ma non valeva a paralizzare l'impeto ardente delle nostre truppe.
Il bollettino ufficiale del 14 recava :
« Lungo la fronte dell'Isonzo, pioggia dirotta e nebbia ostacolarono anche ieri l'azione dell'artiglieria, accrescendo la impraticabilità del terreno. Tuttavia con alto spirito offensivo le nostre fanterie rinnovarono felici attacchi alle posizioni nemiche, specialmente alle falde del Sabotino, tra il San Michele e San Martino del Carso, ad est di Monfalcone. I maggiori risultati si ebbero nella zona di San Martino, ove le valorose fanterie
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