Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIApera lunga e sanguinosa è coronata dalla vittoria : una perfetta preparazione d'artiglieria, un ultimo furioso assalto, e le estreme posizioni sono state strappate al nemico; la bandiera tricolore sventola tra le nevi della vetta a 2464 metri. »
      All'indomani Cadorna annunziava : « Nell'Alto Cordevole la notte sull'8 il nemico tentò con forze rilevanti di riconquistare la vetta del Col di Lana. Respinto il violento urto, i nostri passarono alla controffesa ed incalzando l'avversario in fuga raggiunsero ed espugnarono la cima di Monte Sief, ohe si erge a 2426 metri a nord del Col di Lana. »
      Così l'impresa del Col di Lana si completava con la conquista del Sief, il monte che sbarrava le vie per le quali dal Nord si poteva arrivare alla formidabile posizione conquistata con meraviglioso valore.
      Sulle lotte che portarono a questa ardua conquista, un combattente al Col di Lana scriveva :
      c< Mancano poche ore, e il tricolore verrà finalmente piantato sulla posizione più importante di questo settore. Lassù tuonerà finalmente il cannone italiano e colpirà più giusto di quello nemico. È stata ed è una lotta da giganti. Credo che il nemico non abbia mai combattuto con tanto accanimento. Tutti i mezzi più terribili sono stati usati, tutti gli ordigni più micidiali. Si va all'assalto preoccupati più dai tranelli tesi dal nemico, che dal piombo che lanciano i cannoni. Infiniti reticolati, bocche da lupo, mine, coprono il terreno dove dobbiamo passare; eppure si avanza sempre, senza paura, distruggendo, disperdendo pattuglie nemiche, sotto u-na grandine di proiettili che sbalordisce.
      « Quante fatiche ci costa questa montagna infernale! Il nemico non vuol persuadersi a cedere, comprende che la perdita sarà grave per lui. Dalla montagna vien buttato contro di noi di tutto : bombe a mano, sassi; ma noi sempre avanti. Bisogna occupare la cima : è l'ordine. E la cima verrà occupata. Lo vuole lo Stato Maggiore, ma lo vogliamo anche noi, per vendicare le vittime che sono cadute, in lunghe giornate di combatti-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 16. Il primo anno di guerra
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 213

   

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