Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAdi Val. Il 18 Agosto, il nemico sgombra il forte dei Pozzi Alti. Il 28, abbandona anche il forte Saccarana. Con qualche cannone in salvo e con altri sopraggiunti, forma una nuova fronte di difesa.
« Il 25 Agosto la via dei ghiacciai dell'Adamello gli è nettamente preclusa, con la occupazione del Passo di Lago Scuro e del Corno Bedole, che dà a noi il dominio sopra la testata della Val di Genova.
« Ecco, dunque, che al Tonale abbiamo demolita la prima linea delle difese permanenti austriache, abbiamo gettato una sorta di duplice ponte in territorio ostile a tramontana e a mezzogiorno del valico, occupando le testate delle Valli del Monte, di Strino e di Genova. »
Poi Gabriele d'Annunzio parlava delle varie valli.
« 11 24 Maggio — egli diceva —1 subito sconfinando le nostre truppe occupano il Ponte Caffaro. Non è ancor là, a cavallo, il vostro Ergisto Bezzi? Il 29, piantano la bandiera su Cima Spessa allo sbocco della Val di Le-dro nella Giudicaria. Il 2 Giugno, sono già a Condino e si collegano a sinistra con compagnie alpine scese dalla Val Camonica. Via via tutto il versante destro della Val Daone è conquistato dai nostri, munito per la difesa e per l'offesa. Il 28 Luglio, il Monte Lavanech e la Cima Pissola, le due ultime vette contrastate, ci appartengono. Dalla posizione della Val Daone stendiamo la mano a-gli assalitori del Tonale, mentre sbarriamo la Val di Chiese presso Cimego e dominiamo dalle alture di mezzodì la Valle di Ledro e il Ponale fino al Lago di Garda.
« Su la riva orientale del Garda, un colpo di soprassalto ci dà il possesso dell'Altissimo. Sconficcato è il conio austriaco che s'addentrava iniquo a Cima Val Dritta, nel massiccio del Baldo. Il Monte Foppiano e più a levante il Baffelan e il Pasubio, diffìcili rocche di sasso, vengono espugnati speditissimamente. La nostra forza avanza lungo l'Adige, per l'una e per l'altra riva. Il 27 Maggio le nostre compagnie, guidate da una eroina giovinetta per nome Maria Abriani, prendono Ala sorridendo.
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