Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

Pagina (204/232)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAl'andamento della lotta in quella zona. Guardiamo la carta : ecco, al nord del Monte Maggio, la vetta di Monte Maronia (1705 m.). Due chilometri più a nord è il Doss del Sommo o Doss di Somme (1671 m.), presso la vetta del quale s'annida un forte, il più occidentale dei forti dell'altipiano selvoso di Folgaria, che batte a un tempo la valle di Terragnolo, accesso a Rovereto, e insieme col suo fratello di Sommo Alto — che dista tre chilometri dal Monte Maronia — le mulattiere che dall'altipiano d'Arsiero conducono a quello di Folgaria, raggiungendo le eccellenti strade che scendono a Rovereto e a Calliano. E a sei chilometri e mezzo a nord-ovest del Monte Maronia, in linea d'aria, la linea che percorrono le granate, sorge il terribile Finonchio, il forte scavato nella roccia a 1603 metri d'altezza, che difende, col forte Ghelìo e con quello di Monte San Bernardo o di Biaena, la conca di Rovereto. È da questi forti di Doss di Somme, di Sommo Alto, che le artiglierie austriache di ogni calibro hanno rovesciato una gragnuola di colpi sulla nostra posizione di Monte Maronia.
      E da questa nuova posizione — concludeva il critico militare — che si trova in nostro sicuro possesso, la gragnuola sarà restituita ai forti austriaci, appena le nostre artiglierie pesanti saranno portate lassù. In ciò sta appunto l'importanza della nostra nuova conquista, nel fatto che essa ci gioverà nell'attacco dei forti di Doss di Somme, di Sommo Alto e anche di Finonchio.
      L'occupazione italiana nel Trentino — scriveva un ufficiale dalla fronte — è un cerchio di ferro che si va stringendo sempre più. Ed infatti, atterrate le mete della vecchia, infelice frontiera, fin dai primi giorni della guerra le nostre truppe seppero creare un altro temporaneo e saldo confine, munendo di batterie e di fortilizi le vette più impervie, progredendo arditamente per le vallate, -scalando le roccie, aprendo nei fianchi delle montagne le nuove vie romane che riallacciassero stabilmente all'Italia la bella terra predatale dalla prepotenza teutonica.
      — 204 —


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 16. Il primo anno di guerra
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 213

   

Pagina (204/232)






Monte Maggio Monte Maronia Doss Sommo Doss Somme Folgaria Terragnolo Rovereto Sommo Alto Monte Maronia Arsiero Folgaria Rovereto Calliano Monte Maronia Finonchio Ghelìo Monte San Bernardo Biaena Rovereto Doss Somme Sommo Alto Monte Maronia Doss Somme Sommo Alto Finonchio Trentino Italia