Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIA
« Intensa ed efficace fu l'azione delle nostre artiglierie lungo tutta la fronte dal medio Isonzo al mare : danneggiati alcuni tratti delle linee nemiche, snidati e battuti i difensori e costrette al silenzio in più punti le batterie avversarie.
« Nelle soste di fuoco le nostre fanterie su alti strati di neve e per pendii fangosi assalirono le posizioni dell'avversario, bombardandole con granate a mano. Riparti nemici, accorrenti a rincalzo, vennero fatti segno a tiri aggiustati delle nostre artiglierie ed a raffiche delle mitragliatrici. »
18 Aprile : « Sulle ripide falde del Monte Sperone (Valle di Ledro), continua la nostra avanzata metodica. Nella giornata del 16 nuovi trinceramenti sono stati conquistati e prontamente rafforzati contro il nemico.
« fl giorno stesso in Valle Sugana, dopo intenso fuoco delle artiglierie, l'avversario attaccò con circa 14 battaglioni le nostre posizioni avanzate tra la testata del torrente Maggio e Monte Collo. Fu respinto, contrattaccato e lasciò nelle nostre mani 206 prigionieri, tra i quali 3 ufficiali.
« Nello stesso pomeriggio numerose batterie nemiche di ogni calibro concentrarono un violento fuoco sulla posizione di Sant'Osvaldo. Ad evitare inutili perdite, le nostre truppe si ritrassero in iquel punto di circa 500 metri fino alla prossima località di Volto. Nella giornata del 17 il nemico rinnovò tre attacchi contro il tratto di fronte da Volto a fondo Valle Brenta, ma fu ogni volta respinto con gravi perdite. »
Erano i primi sintomi della grande offensiva austriaca. Era il seguito di quei lunghi, minuziosi preparativi che gli austriaci andavano compiendo dalla fine di marzo e che i bollettini ufficiali erano venuti a mano a mano indicando : movimenti di treni, afflusso di truppe, spostamenti di colonne di carriaggi, entrata in scena di nuove potenti batterie. Il concentramento era stato penoso per gli austriaci : treni e stazioni, carreggi e colonne in marcia erano stati sconquassati, ogni volta che i nostri osservatori li avevano scoperti, dal tiro infallibile delle nostre artiglierie. E l'attacco del nemico non era
— 206 —
| |
Isonzo Monte Sperone Valle Ledro Valle Sugana Monte Collo Sant'Osvaldo Volto Volto Valle Brenta Valle Sugana
|