Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAporti colla « Dante Alighieri », la quale — malgrado fosse allora presieduta da Ruggero Bonghi — pare fosse ritenuta dal Governo austriaco per un'associazione sovversiva. Il provvedimento ebbe in Italia una ripercussione di polemiche vivaci e di manifestazioni rumorose; e poiché a Roma — causa le dimissioni di Ricciotti Garibaldi — rimaneva vacante uno dei cinque seggi compresi nel primo collegio sotto il regime dello scrutinio di lista, si pensò a creare una candidatura protesta. E fu in una piccola conventicola di giornalisti e d'uomini politici, i quali si trovavano abitualmente in una saletta speciale del caffè Aragno, che il nome di Barzilai venne affacciato. Era triestino ed irredentista, e proprio in quei giorni Adolfo Rossi, tornando da Trieste, aveva portato a Roma qualche brano dell incarto relativo al processo di Graz, donde risultava come il Barzilai si • fosse comportato con dignitosa fierezza, malgrado la giovanissima età, dichiarando, fra altro, ai giudici, che avrebbe « ben volentieri accettato qualunque condanna, piuttosto che rettificare od attenuare le sue convinzioni antiaustriache ».
      La pubblicazione di questi particolari, la maggiore notorietà creata al Barzilai in quei giorni in seguito ad un duello avuto per una controversia avvenuta in un'assemblea della « Dante », resero tosto popolare la candidatura. Crispi, allora al potere, preoccupato per le possibili complicazioni che le manifestazioni avrebbero potuto creare coIl'Austria, combattè vigorosamente la candidatura Barzilai, opponendovi quella del conte Anto nel li, che vinse nel ballottaggio; ma poco dopo Crispi procedeva allo scioglimento della Camera; nel novembre si ebbero le elezioni generali; Barzilai fu di nuovo portato, e vinse la battaglia con 4771 voti, superando di 330 quelli riportati dal principe Odescalchi, che gli era contrapposto in prima linea...
      Un altro mutamento nella compagine del Ministero, mercè l'aggregazione d'un nuovo elemento, era avvenuta pochi giorni prima. Non si trattava però d un ministro, bensì d'un nuovo sottosegretario, addetto al
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 17. I condottieri politici
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 140

   

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