Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAsiderate, di guerra difensiva, riacquistavamo piena ed illimitata libertà di azione.
      « Ma, nello stesso giorno in cui tutti gli uomini di Stato italiani che più dell'alleanza erano stati propugnatori negavano d'accordo solidarietà a quella impresa, non nei propositi del Governo, ma nella logica, che trascina, dei fatti, si maturava per noi la necessità della guerra opposta... »
      Dell'Italia in armi l'on. Barzilai tracciava questo • quadro :
      « La nostra guerra getta giorno per giorno fasci di luce sulla realtà, così da dare talora all'Italia quasi la sensazione del risvegliarsi da un viaggio inconsciamente compiuto nel sonno, sul margine di un abisso.
      « Ma la constatazione delle insidie naturali che ci aspettavano e di quelle che l'Austria aveva apparecchiato con tanta larghezza, a confermare proprio come un solo e vero ideale bellico essa coltivasse — la guerra contro di noi — ad un'altra magnifica rivelazione nell'ora istessa si accompagnava.
      « II Re aveva scritto nel suo Ordine del giorno all'Esercito ed all'Armata : « Il nemico che vi accingete a combattere è agguerrito e degno di voi. Favorito dal terreno e dai sapienti apprestamenti dell'arte, egli opporrà tenace resistenza, ma il vostro indomito slancio saprà superarla ».
      <( In mare ed in terra si delineava la lotta, così da rispondere ai felini istinti di quel nemico ben più che alla balda, aperta, generosa capacità di attacco dei nostri. In mare la lotta di insidie del sommergibile, in terra quella d'agguato della trincea. Ma noi, ciò malgrado, trovammo una flotta che, nell'attesa di invidiati, a-perti cimenti, compie, quasi ignorata, un altissimo uffi ciò. Essa riesce a sopprimere ogni traffico austriaco negl'Adriatico, come l'Inghilterra intercetta i traffici della Germania. E deve tenersi paga di questo ufficio, comprimendo impulsi generosi, frenando ardimenti che bene si affermeranno nel giorno in cui l'Austria, se oserà ribellarsi alla soggezione impostale, abbandonerà i suoi
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 17. I condottieri politici
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 140

   

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