Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      / CONDOTTIERI POLITICIrifugi. Dieci anni or sono, l'ammiraglio austriaco Mon-tecuccoli, in un suo proclama, pubblicato in occasione di esercitazioni navali, assegnava alla flotta austriaca questo compito : « non solo deve essa difenderci, ma scovare e distruggere il nemico in Adriatico ». Dei propositi così audacemente manifestati, nel pieno vigore dell'alleanza, quale uso fa il suo successore, mentre non volge più stagione di manovre, ma ora di guerra? Si trattava di scovare, ammiraglio Haus, il nemico che vi aspetta, per ricordarvi il berretto di Tegetthof, levato dinanzi all'eroismo di Faà di Bruno e di Alfredo Cappellini, non di dare la caccia a donne e fanciulli nelle città marinare indifese!
      « E la guerra ci rivelò un esercito guidato da tali capi supremi, quali auguravasi Garibaldi dopo Lissa e Custoza, perchè valessero a distruggere la baldanza che quelle sventure dovevano dare al nemico. Alla prima solenne prova dell'Italia occorrerà — scriveva il Grande nelle sue Memorie — « un Fabio che sappia temporeggiare; verrà poi Zama e uno Scipione, che, senza chiedere il numero dei nemici, li cerca e li mette in rotta ». Forse, avanzando la profezia, troverà 1' Italia negli stessi uomini, l'ardimento di Scipione e la prudenza di Fabio.
      « Oggi, senza concessione ad alcuno anche più nobile sentimento, ad alcuna impazienza od irrequietudine, essi alla più grande energia associano, per la fortuna d'Italia, la più severa meditazione. Al loro comando contro un nemico agguerrito, rotto a tutte le insidie, e pronto a tutte le slealtà, saturo di odio, disciplinato dal terrore, sorsero a scrivere pagine degne di Omero militi che sanno tutti gli entusiasmi, tutte le abnegazioni, tutte le resistenze, le virtù eroiche e le virtù semplici, che dalle aspre ferite traggono incitamento a nuove battaglie e la morte sfidano, dispregiano, affrontano lieti, e non si arrendono mai... »
      11 discorso, ch'ebbe un grande successo, terminava con queste parole :
      « Se tutti i cittadini della rinata Italia sapranno, in presenza alle difficoltà, alle privazioni, agli inciam-


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 17. I condottieri politici
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 140

   

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