Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIApretando il sentimento del popolo, la decisero, qualche volta la mente è turbata da terribili ansie; ma è vero altresì che più noi ci pensiamo, e più la nostra coscienza è sicura di aver provveduto, come l'on. Bonicelli ha detto, all'onore del nostro Paese.
« Non si poteva restare tra i popoli che subiranno la nuova storia. Noi italiani dobbiamo essere tra coloro che la fanno. Brescia dà alla guerra gli strumenti indispensabili, la condizione sine qua non, il ferro, le munizioni, le armi.
« Ma dà ancora qualche cosa di più che il ferro, che le munizioni, che le armi : dà l'anima, l'anima civile, la tradizione gloriosa dei combattenti. Sopra tutto la nostra guerra deve essere vinta col vigore dell'animo, con la forza e la tenacia di tutto il Paese. Durerà quanto deve durare; noi dobbiamo vincere. È perciò che io accetto il dono che voi mi avete offerto come simbolo di quella vittoria alla quale tutti dobbiamo contribuire, e io spero di poterlo lasciare ai miei figli, che vi contribuiscono anch'essi, come la più nobile e onorata memoria della mia casa. »
In un discorso altissimo per nobiltà d'eloquio e di concetti, Ferdinando Martini, parlando a Firenze nella sala dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, disse che il popolo nostro intuì, sentì, le ragioni della guerra, prima ancora di conoscerle.
« Nella trentennale alternativa — soggiunse il Ministro — di simulate amicizie e di offese ostentate, intuì l'odio della vecchia Austria feudale, rimasta, negli atteggiamenti e nell' azione, 1' Austria di Radetzky e del Mettermeli, per il nuovo regno d'Italia sinceramente costituzionale e democratico, sorto dai plebisciti sulle rovine del trattato di Vienna. Il popolo sentì che una guerra combattuta in nome di un diritto nazionale, pel quale contro ad uno stesso nemico scendevano in campo quattro successive generazioni di principi e di cittadini, non poteva non essere una guerra necessaria e santa.
« Lasciamo, dunque, il passato; della politica del — 42 —
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