Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      I CONDOTTIERI POLITICImalgrado lo stato di guerra, nulla è presentemente cambiato allo stato di diritto che risulta dall'adesione dell'Italia alla convenzione franco-tedesca del 4 novembre 1911. Gradite l'assicurazione dell'altissima considerazione con la quale ho l'onore di essere
      «firmato: Aristide Briand. » S. E, Aristide Briand, Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri, a S. E. Tommaso Tittoni, ambasciatore d'Italia :
      « Signor Ambasciatore. Avendo il Governo Reale reiteratamente mostrato l'interesse col quale considerava la possibilità per i sudditi italiani, fanciulli ed adulti, stabiliti nella zona francese dell'Impero sceriffiano, di impararvi la loro lingua materna nelle scuole primarie italiane, V. E. ha voluto chiedermi a quali condizioni queste scuole potrebbero essere aperte. Ho l'onore di informarvi che nulla si oppone all'apertura di scuole i-taliane al Marocco, esclusivamente frequentate da fanciulli ed adulti italiani, ma che il Governo sceriffiano tiene a riservarsi tutta la sua libertà per quanto concerne i regolamenti scolastici. Perciò V. E. può essere certa che il Governo sceriffiano non si opporrà al mantenimento o alla istituzione di scuole italiane che permettano di assicurare l'insegnamento della lingua italiana ai fanciulli ed agli adulti italiani stabiliti al Marocco, a condizione, beninteso, che queste scuole sottopongano alla legislazione scolastica che sarà applicata alle altre scuole europee del Protettorato. Da parte sua, il Governo della Repubblica, per ragioni che sono state esposte ai rappresentanti d'Italia al Marocco, e di cui V. E. ha riconosciuto tutto il valore nel suo colloquio col generale Lyautey l'I! febbraio u. s., conta che si attenderà la fine della guerra attuale per dare seguito ai progetti che fossero stati formulati per aprire scuole italiane nella zona francese dell'Impero sceriffiano.
      « Il Governo Reale ha parimenti espresso il desiderio di conoscere quali fossero le intenzioni del Governo sceriffiano per ciò che riguarda il regolamento sugli infortuni del lavoro. Sono lieto di confermare a V. E. le dichiarazioni che furono fatte dal generale Lyautey.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 17. I condottieri politici
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 140

   

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