Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
I CONDOTTIERI POLITICIintrighi tedeschi, hanno strappato la penisola ad una politica più che trentennale, per istradarla in una politica nuova. Per merito loro, grazie anche all'impulso di un Sovrano moderno e cosciente degli interessi nazionali, l'Italia è venuta a prendere il suo posto di combattimento di fianco alle Potenze che lottano per il diritto e per l'equilibrio dell'Europa. Hanno ripreso e proseguito l'opera di Cavour. È l'Italia alleata e amica, l'Italia tutta fremente di una vita d'ardore, animata dalla volontà di vincere, e devota al dovere della libertà universale, che saluteremo stasera nei nostri ospiti. »
Le accoglienze di Parigi ai ministri italiani furono indimenticabili. Nel pranzo offerto da Briand a Salandra, a Sonnino, ed ai generali Cadorna e Dallolio che pure trovavansi a Parigi, il Presidente del Consiglio francese pronunciò questo brindisi :
« Poco fa Parigi vi dava il saluto grave e cordiale di tutta la Francia. Avete potuto comprendere come il suo cuore batteva vedendo passare nelle sue strade coloro ohe ci portano il cuore della nobile città romana, l'eco delle grandi voci popolari, in cui ancora una volta si è rivelata l'Italia. A nome del Governo della Repubblica, do il benvenuto agli ospiti illustri, la cui presenza è per noi un prezioso pegno d'amicizia.
« Poche settimane fa à Roma abbiamo vissuto giorni indimenticabili. Nella città ove i secoli hanno accumulato tante glorie come sulla terra redenta ove si afferma la tenacia valorosa dei discendenti delle antiche legioni, abbiam compreso come si fosse rinnovella-ta l'anima antica, l'anima eroica della razza fra tutte privilegiata. Abbiam veduto con qua'l fede nei suoi immortali destini la terra di azione e di sogno, la terra ardente e pensosa, mentre sostiene la sua ultima guerra di liberazione nazionale, partecipa alla lotta gigantesca, che deve assicurare il trionfo della vera civiltà nella dignità e libertà dei popoli.
« L'Italia entrò nella guerra, quando la grandezza dei sagrifizi che la guerra impone appariva già senza esempio nella storia. Liberamente, con piena coscienza
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I. Reggio — Storia della grande guerra d'Italia — Voi. XVII 5
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