Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAper gli acquisti e i rifornimenti riguardanti le amministrazioni della Guerra e della Marina.
« Allo scopo di accertare ri grado di potenzialità degli stabilimenti di cui all'art. 2, è fatto obbligo al personale comunque addettovi o che vi abbia interesse, di fornire ogni e qualsiasi informazione fosse ad esso richiesta. I colpevoli di rifiuto, reticenza o falsità, saranno puniti con la reclusione fino a tre mesi o con la multa da lire 50 a lire 1000. Le informazioni per tale modo assunte, sono coperte dal segreto d'ufficio.
« L'autorità militare può ordinare a qualsiasi stabilimento la costruzione di macchine e di oggetti su disegni di un'altra ditta alla quale sarà dato, volta per volta, conforme avviso. Tali disegni rivestiranno i caratteri di documenti segreti d'ufficio e alla ditta cui essi appartengono spetterà un'indennità da stabilirsi in e-qua misura con le norme previste per l'espropriazione dei diritti di privati.
« Gli industriali non si possono rifiutare alla fabbricazione e fornitura del materiale necessario agli usi di guerra. Nel caso che essi richiedessero prezzi eccessivamente elevati, dovranno accettare i corrispettivi che saranno dall'Amministrazione stabiliti per ciascuna fornitura o prestazione, salvo diritto a reclami che saranno giudicati da un Collegio arbitrale.
« È data facoltà al Governo di dichiarare soggetto alla giurisdizione militare, in tutto o in parte, il personale degli stabilimenti che producono materiale per l'esercito o per l'armata, ogni qual volta ciò occorra per assicurare la continuità e lo sviluppo della produzione richiesta dalle esigenze della guerra. »
Il regolamento per l'applicazione di questo decreto stabiliva che venivano costituiti per tutt'Italia sette Comitati regionali di mobilitazione industriale, e precisamente : uno per il Piemonte, con sede a Torino; uno per la Lombardia, con sede a Milano; uno iper la Liguria, con sede a Genova; uno per il Veneto e per l'Emilia, con sede a Bologna; uno per l'Italia Centrale e la Sardegna, con sede a Roma; uno per l'Italia Meridionale, con sede a Napoli; uno per la Sicilia, con sede a
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