Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAConsorzi agricoli, le amministrazioni comunali e provinciali, che intervenivano con mezzi atti ad ovviare o-gni danno possibile.
Una lunga serie di decreti riguardava gli interessi del commercio e dell'industria.
Il governo non credette opportuno di provvedere con moratorie generali, trattando ogni caso alla stessa stregua; ma distinse. Mirò a tenere vivi i rapporti vitali ed a concedere una estinzione o una tregua legale agli ailtri.
Così fu concessa la proroga dei termini di prescrizione e di decadenza ai militari in servizio; così fu stabilito che la guerra costituisse forza maggiore, non solo quando rendeva impossibile la prestazione, ma altresì quando la rendeva eccessivamente onerosa.
« I commercianti e le società commerciali — stabiliva il decreto — che possano giustificare con documenti o con prestazione di idonee garanzie che l'attivo del loro patrimonio supera il passivo, e che non sono in grado di eseguire i pagamenti per cause dipendenti dalle condizioni create dalla guerra, possono ottenere dal Tribunale una dilazione tota'le o parziale pei pagamenti. per un congruo periodo di tempo, e non oltre il 60° giorno da che la pace fosse stata pubblicata.
« La condizione che i pagamenti non possono essere eseguiti per cause dipendenti dalle condizioni create dalla guerra, si ha come provata se il commerciante si trova sotto le armi. »
Un altro decreto, ritenuta la necessità di tutelare l'avvenire delle società commerciali rafforzandone, durante le eccezionali contingenze, la condizione patrimoniale, stabiliva :
«Dalla chiusura dei bilanci dell'esercizio 1915 e fino a nuova disposizione, ile Società commerciali di qualunque specie, le associazioni commerciali in partecipazione o di mutua assicurazione, le società cooperative e ogni altro ente economico costituiti prima della dichiarazione di guerra del 23 mageio 1915, non possono distribuire ai soci sugli utili della loro gestione un
— 96 —
| |
Tribunale Società
|