Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      I CONDOTTIERI POLITICIintervenuta tra la Francia, l'Inghilterra e la Russia il 5 settembre 1914 e alla quale poi si unì il Giappone.
      « L'atto formale della nostra adesione è stato già firmato a Londra. E questo fia suggel che ogni uomo sganni.
      « L'attitudine della Grecia ha dato luogo a preoccupazioni e a controversie che raggiunsero'per un momento una certa tensione, ma la situazione si è fortunatamente chiarita ben presto, mediante uno scambio di note, avendo la Grecia acconsentito senza difficoltà a dare gli affidamenti richiesti in armonia colle precedenti sue dichiarazioni di benevola neutralità, onde tutto dà a sperare che, dissipati ormai i sospetti e le diffidenze, si riprenderanno col regno ellenico le migliori relazioni di fiduciosa cordialità.
      « Ciò servirà ad agevolare e regolare soddisfacentemente le singole questioni interessanti la garanzia, l'incolumità e la libertà di movimenti delle truppe alleate così a Salonicco come nelle strade di accesso, e la sicurezza dei rifornimenti per le vie del mare.
      « La indinendenza politica ed economica della Serbia formò sempre uno dei capisaldi della politica italiana nei Balcani. Essa risponde a una necessità vitale della esistenza stessa dell' Italia come grande Potenza. L'asservimento politico ed economico della Serbia da parte dell'Austria-Ungheria rappresenterebbe un grave e costante pericolo per l'Italia, elevando insieme una muraglia insuperabile per ila nostra espansione economica sulla opposta sponda dell'Adriatico.
      « Il Libro Verde che ebbi l'onore di presentare al Parlamento nel maggio scorso, rende nota l'azione nostra a difesa della Serbia prima ancora della nostra entrata in guerra. D'accordo coi nostri alleati noi consideriamo come fine imprescindibile di questa guerra la restaurazione dell'eroico popolo serbo nella pienezza della sua indipendenza.
      « Oggi l'esercito serbo, sotto il peso della duplice aggressione, cerca la via dello scampo verso il mare. Non ostante i lodevoli sforzi del corpo anglo-francese sbarcato a Salonicco. l'Italia non può rimanere insensi-
      — Ili —


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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 17. I condottieri politici
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 140

   

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