Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      I CONDOTTIERI POLITICIimpone da una parte e dall'altra i maggiori sacrifìci. Il consumo è continuo ed enorme. Esso è per noi — che disponiamo di un esercito ancora fresco e numerosissimo — relativamente lieve, e possiamo sopportarlo senza gravi disagi, mentre per il nemico, già esaurito in altra guerra, è addirittura fatale. »
      L Idea Nazionale scriveva che dall'esposizione del ministro degli Esteri appariva finalmente tutta l'estensione della nostra guerra nel tempo e nello spazio. Nei tempo — diceva, — il patto di Londra lega la durata della guerra italiana alla durata della guerra europea, e così gli Alleati possono far pieno affidamento sull'Italia, l'Italia sugli Alleati; nello spazio, le finalità della nostra guerra, movendo dal loro principio, la conquista dei nostri confini naturali di terra e di mare, Trentino e Adriatico, giungono ala penisola balcanica e da questa si propagano fino al Mediterraneo orientale e nell'Asia Minore.
      « Resta — concludeva il giornale — la non avvenuta dichiarazione di guerra con la Germania; ma, oramai, non è che una pura formalità. Il patto di Londra fa della nostra guerra un tutto organico colla guerra dei nostri Alleati contro gl'Imperi centrali. L'Austria è un nemico. La Germania è il nemico. Germania, Austria, Turchia, Bulgaria, formano un vero e proprio organismo di cui la Germania è la testa, e l'Austria il braccio. Colpire il braccio è poco; bisogna colpire la testa. »
      La Tribuna, rilevando le approvazioni generali tributate alla dichiarazione dell'on. Sonnino circa la firma del patto di Londra, scriveva :
      « Quest'atto era ormai così inerente alla nostra situazione politica e militare per tutte le sue necessarie attinenze e i suoi inflessibili scopi, che il suo adempimento formale è parso, non solo una cosa oVvia, ma anche una prudenza per tutti gli eventuali svolgimenti della situazione. Ma, oltre a questo, la firma dell'Italia — avvenuta certo qualche tempo addietro ma proclamata ufficialmente solo ieri — contiene un altro significato in relazione al nemico, che assume nel momento un'importanza di gran lunga maggiore.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 17. I condottieri politici
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 140

   

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