Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      I CONDOTTIERI POLITICIciali e politiche. Quest'opera nefasta dovrebbe essere corretta e soffocata da una immediata vigorosa reazione dell'ambiente.
      « Mentre il maggiore nostro sforzo bellico si appuntava verso oriente a superare la tenace resistenza che gli ostacoli naturali e le difese preordinate da gran tempo opponevano al conseguimento di obiettivi territoriali che erano in diretta relazione con gli obiettivi ultimi della guerra, il nemico, valendosi di una sosta sulle altre fronti, preparava contro di noi un vigoroso movimento offensivo, accumulando nel cuneo del Trentino truppe numerose e scelte, ed enorme copia di artiglieria. Fu e-videntemente prescelta, per l'offensiva nemica, la linea di Val Lagarina e degli altipiani del Brenta, sia perchè nel Trentino l'offensiva nemica trovava saldi appoggi nelle fortificazioni preordinate e nel terreno ad esse a-diacente, sia per la minore efficienza delle nostre posizioni difensive, sia per la maggiore brevità del percorso montano e la eventuale minaccia al piano sottostante. Era il punto più vulnerabile di una frontiera che nel '66 ea stata delineata per lasciare al nemico ereditario, sempre che volesse, aperte le porte di casa nostra.
      « Tali sfavorevoli condizioni resero possibili i primi innegabili successi dell'offensiva nemica. Giova tuttavia virilmente riconoscere che, meglio difese e meglio preparate, quelle posizioni l'avrebbero, se non altro, arrestata più a lungo e più lungi dai margini della zona montana.
      « Mi spiego la dolorosa impressione del Paese, nel-l'apprendere che, dopo un anno da che la nostra guerra si combatteva tutta fuori dal confine, il nemico aveva posto piede sopra un lembo della nostra terra, breve sì ma sacro come ogni lembo del suolo della Patria.
      « Ma volge ormai la quarta settimana dall'inizio della fiera lotta e la fiumana dell'invasione è stata arrestata dalla efficace e pronta raccolta di uomini e di mezzi, sicché ben poco cammino essa ha potuto compiere dopo il primo e troppo facile successo.
      « Allo stato dei fatti sarebbe temerario affermare che il momento critico è superato, perchè, arrestato da
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 17. I condottieri politici
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 140

   

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