Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
I CONDOTTIERI POLITICIneutralità prima, e di portarci in guerra contro l'Austria poi, uomini che hanno dato alla patria il meglio delle loro forze, e che nulla da ieri, da quando ebbero solennemente riconfermata la fiducia, hanno fatto per demeritare del Parlamento. Che colpa portano essi se il confine fu violato, se l'imponente offensiva ebbe un primo successo, tosto mirabilmente arrestato? »
Ad aggravare questo senso di disagio, ch'ebbe non lieve diffusione nel paese, concorse il fatto che nella maggioranza costituitasi contro il Ministero erano entrati elementi recisamente avversi alla guerra, come i socialisti ufficiali, ed altri che prima della dichiarazione l'avevano avversata, come una schiera di gioiittiani. E-ra dunque effettivamente una maggioranza — come disse il Giornale d'Italia — in cui s'erano veduti stretti in un fascio i palesi negatori della guerra e i sabotatori dell'energia nazionale, i malcelati avversari della grande gesta italiana e i più ferventi e sinceri assertori della guerra.
Non si tardò tuttavia a notare che la discussione parlamentare non aveva in alcun modo invalidato la politica generale di guerra del Ministero. Le sobrie e leali dichiarazioni che il Presidente del Consiglio aveva premesso alla discussione, non erano state oppugnate, ma anzi esplicitamente accettate da molti di coloro che pur votarono subito dopo contro il Governo, sicché era evidente che la Camera nella sua grandissima maggioranza (eccettuati cioè gli avversari palesi e nascosti della guerra : poche dozzine in tutto) aveva riaffermato la propria volontà di veder proseguita energicamente ed inflessibilmente la lotta fino alla vittoria dell'Italia e dei suoi alleati.
Depurato dalle sue scorie, il voto della Camera apparve allora non dannoso per ciò che di veramente essenziale predominava in quell'ora su ogni altra preoccupazione. Il presente e l'avvenire dell'Italia erano legati alla guerra : ed alla intensificazione della energia nazionale nella condotta della guerra il nuovo Ministero, qualunque fosse la sua composizione, doveva dare
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I. Reggio — Storia della grande guerra d'Italia — Voi. XVII 9
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