Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL POPOLO GUERRIEROvisa in una caserma, nulla lo ha commosso mai tanto — assicurano — quanto la partenza e l'applauso'di quei bersaglieri diretti al fronte per una guerra santa che farà più grande e più rispettata l'Italia. Se il mare è la sua passione, i soldati sono il suo orgoglio. Sono il suo orgoglio e sono il suo amore, ed ogni volta che gli viene concesso, corre ad essi; e li guarda sempre come li vedesse per la prima volta : con occhi pieni di meraviglia e in cui balena tutta la commozione, tutta la fede dell'anima infantile. »
      Appena scoppiata la guerra, la duchessa Elena di Aosta, nel ricevere alcune signore, ebbe occasione di accennare al grande e complesso lavoro che il periodo tragico ed eroico avrebbe domandato alle donne d'Italia :
      — Quanto a me — disse — io sono ispettrice gene rale della Croce Rossa e, siccome voglio esserlo anche di fatto e non solo di nome, così potrò poco occuparmi di altre istituzioni e di altre iniziative. Al proprio dovere bisogna dare tutto sè stesso...
      Elena di Francia, madre, nel giorno della guerra italiana intese che la mèta più difficile, più lontana, più gloriosa era quella che pareva più semplice, quella mèta verso cui centinaia di migliaia di figlioli d'Italia s'incamminavano. Anche un umile grigio cappotto da soldato è un trofeo glorioso, e un rango anonimo nelle file di un redimento vale un trono. E il suo figlio giovinetto fu soldato, semplice soldato fra i soldati d'Italia; è stato detto ch'egli stesso ebbe l'impulso generoso, ma certo, egli — scriveva Angelo Ragghi anti — abbracciando la madre sul punto di partire, le avrà sussurrato : « Ti ringrazio, mamma, di avermi insegnato che il « proprio dovere è il più difficile e il più lontano; ti (( ringrazio d'avermi insegnato che al proprio dovere « bisogna dare tutto sè stesso ».
      Avvampava il vespro sulla stazione di Roma affollata,' mentre il treno si muoveva, recando il diritto e le armi d'Italia verso le mal vietate Alpi; la folla delle madri, delle sorelle, delle spose, agitava i bianchi lini
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 18. Il popolo guerriero
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 156

   

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