Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL POPOLO GUERRIEROdesco. Per quanto la mia partenza dall'America fosse stata tenuta celata il più possibile, certo i tedeschi ne dovettero essere informati. Il San Paulo proseguì la sua rotta, e così giunse nel punto ove il nemico doveva essere in agguato. Ma qui trovammo invece due cacciatorpediniere inglesi che ci fecero da scorta e il sottomarino non si fece vedere. Sapemmo però che i due cacciatorpediniere, arrivando sul posto, l'avevano avvistato. Non ci fu dunque nessun inseguimento.
      « La seconda traversata, quella della Manica, non rappresentava alcun pericolo. La flotta inglese dà ai sottomarini tedeschi una caccia spietata. Nella Manica ha calato delle reti di acciaio che impediscono la navigazione subacquea : e pertanto sembra che si sia alla pesca delle sogliole... Perciò questa seconda parte del viaggio, si è compiuta fra due ali di navi da guerra, senza pericolo..»
      L'opera del grande inventore fu inapprezzabile nell'organizzazione bellica dei servizi telegrafici. Egli partecipò alla guerra in qualità d'ufficiale del genio.
      Molti ailtri senatori vestirono al pari di lui la divisa militare. Parecchi già appartenevano ai maggiori gradi dell'Esercito e della Marina; numerosi furono quelli che s'iscrissero volontari.
      Del Senato erano fra i primissimi i principi del sangue : il Duca d'Aosta, che aveva il comando d'una armata, il Duca deAbruzzi, comandante delle forze navali. il Conte di Torino, generale di cavalleria, il Principe di Udine, capitano di corvetta, il Conte di Salemi. soldato di cavalleria.
      Dei generali senatori l'elenco non era breve : Luigi Cadorna, cano di Stato Maggiore, UBrusati, aiutante di campo di S. M. il Re, Zupelli, ministro della criérra, Caneva, generale d'esercito, Zuccari, generale d'armata con Roberto Brusati, Domenico Grandi, comandante il X Corpo d'Armata, Spingardi.
      Furono richiamati in servizio, dalla posizione ausiliaria, il generale Ettore Pedotti, comandante del Corpo d'Armata territoriale di Genova; i generali Giuseppe
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 18. Il popolo guerriero
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 156

   

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