Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIApendenza italiana, si poneva a disposizione del Comando del corpo d'armata di Bologna. A 83 anni, si dichiarava pronto per quel qualunque servizio utile alla patria che fosse richiesto.
      E cento e cento altri casi analoghi registrava la cronaca di quei giorni. Questi veterani — notavano i giornali — dischiusero la lor giovinezza negli anni sacri alla liberazione della Patria, conobbero le ebbrezze della gloria che si conquista a palmo a palmo, minuto pe r minuto, in attimi che poi restano eterni, sui campi di battaglia : ora che si ripresenta l'occasione di riprovare le indimenticabili emozioni, non vogliono lasciarsela sfuggire. Si affermano nella parola, nell' aspetto, nella volontà, sorretti da forza giovanile, non ostante gli anni; offrono cioè il loro titolo d'idoneità per assaporare ancora gioie note ai privilegiati...
      E i fanciulli seguivano l'esempio dei vecchi. Fuggivano di casa per arruolarsi; trovavano stratage Tt'ni per dissimulare la troppo giovane età. Centinaia e centinaia di casi furono resi noti : valga uno per tutti.
      Gian Antonio Cassola, figlio dell'aw. Romualdo, nato a Milano nel giugno 1900, a soli 14 anni, si arruolò in Francia tra i volontari garibaldini, essendo stato assicurato che non appena fosse scoppiata la guerra fra l'Italia e l'Austria, essi avrebbero potuto combattere come volontari per la patria.
      Sciolto il corpo garibaldino, il Cassola fece pratiche per poter essere arruolato nell'esercito italiano. Disperando di riuscirvi, acquistò le armi e un abito completo da soldato, e tentò di partire pel fronte; ma incorse in peripezie che lo costrinsero a rinnovare il tentativo sotto altra forma, e finì per entrare nel 68 reggimento fanteria, che accolse un forte numero di volontari lombardi.
      Scopertosi, dopo circa un mese, che non aveva raggiunto i quindici anni, il Cassola venne rinviato a casa. Ma, fermo nella sua volontà di combattere per la pa tria, sotto il nome di Giuseppe Fondà egli si arruolò nel 54 fanteria di stanza ad Ivrea. I genitori che sapendolo robustissimo vedevano con piacere l'entusiasmo del fi-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 18. Il popolo guerriero
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 156

   

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