Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAfece accompagnare a Belluno, donde venne inviato a Genova.
      II piccolo, narrando il suo forzato ritorno dalla guerra, aveva un tale accento di sconforto e di rimpianto, che commosse quanti assistettero al suo interrogatorio. Il piccolo Massenza cambiò poi la sua uniforme di artigliere con quella di marinaretto della nave-scuola Redenzione.
      Oltre ai vecchi ed ai bambini, anche le donne volevano combattere.
      Luigia Ciappi, una maestrina calabrese, si recò a Bologna : e procuratasi una divisa, entrò arditamente nella caserma di San Giorgio, in veste di elegante fantaccino. A meglio ottenere lo scopo di non essere riconosciuta, ila giovane non aveva esitato a sacrificare le treccie. Nessun sospetto destò questo soldato nè nei camerati, nè nei superiori, sicché la signorina Ciappi potè confondersi con i richiamati e bearsi delle future vittoriose prove.
      All'ora del rancio ritirò la sua razione e nelle prime ore della notte fu aggregata ad alcune compagnie dirette in Alta Italia. 11 sogno che là giovane nutriva da tempo — di andare in campo, col nemico fronte a fronte — ed al quale aveva accennato in numerose lettere ai parenti, stava per essere realizzato : ma in treno qualche camerata fu messo in sospetto dai lineamenti e dalle mani effeminate del soldato, ed i sospetti, comunicati ai superiori, portarono alla scoperta... E allora l'animosa signorina dichiarò che si inscriveva nella Croce Rossa.
      Essa ebbe un'emula in una giovane genovese, che fu sorpresa alla stazione di Milano, in perfetta tenuta grigia, mentre stava per salire sul treno che doveva portare un contingente di militari ad Udine.
      Il treno che giunge da Genova era entrato nella stazione ed i militari giunti con esso stavano passando in un altro già pronto a partire per il Veneto. I carabinieri, i quali esercitavano una stretta vigilanza agli arrivi ed alle partenze, notarono uno fra quei soldati, pallido, in
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 18. Il popolo guerriero
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 156

   

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