Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAspecie di istinto di conservazione balzato dall'imo cuore della collettività. Per vedere, per toccare la realtà, basta traversare, sia pure in fretta, le province che sono state considerate zona di guerra. E 'possono dirsi una riprova la calma, ila disciplina, la migliorata educazione pubblica che la guerra ci ha già assicurato e che costituiscono anch'esse formidabili forze di cui il nemico deve temere quanto dei nostri fucili e dei nostri cannoni.
« Lungo le piccole stazioni ferroviarie dell'Emilia e del Veneto, come del resto in quelle di tutta Italia, ai passaggio di ogni treno, si vedono raccolte schiere di cittadini, non per curiosare, ma per coadiuvare in molteplici modi l'opera di assistenza ai feriti e ai profughi, per festeggiare ed incoraggiare quelli che si recano al fronte o quelli che ne tornano. Fin dai primi giorni dei-la guerra, questa mobilitazione delle coscienze si è fatta ottimamente. Ognuno ha preso il suo posto, con la stessa serietà con la quale la sentinella riceve la parola d'ordine; e non lo ha più abbandonato, nè lo abbandonerà fino a quando sarà necessario che egli vi rimanga. Non svalutiamo l'opera di coloro che già prepararono la guerra ed ora la rafforzano, la sussidiano di volontà e di fede : l'opera degli italiani e delle italiane, che, senza indossare il grigio-verde, fanno parte anch'essi — si può dire — di tanti Corpi d'armata, poco importa se non inscritti sulle Carte dello Stato Maggiore. I nostri soldati al fronte sanno — ed han bisogno di sapere — che, oltre le truppe di rincalzo e le truppe più fresche, dalle quali, all'ora opportuna, saranno sostituiti dinanzi al pericolo, sono in patria falangi numerose di cittadini che compiono anch'essi il loro dovere e che alla grande impresa hanno interamente dedicato le loro energie. »
Roma tenne degnamente il posto che le assegnavano la qualità di capitale e le gloriose tradizioni.
Le manifestazioni del suo sentimento furono grandiose; si svolsero episodi che resteranno indimenticabili per quanti vi assistettero.
Imponente fu la dimostrazione popolare, che salutò i mille studenti in partenza per il campo.
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