Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
VIIL CLERO
Cardinali che invocano la vittoria — La patriottica preghiera — Dichiarazioni dell'arcivescovo di Milano — L'episcopato per la patria — Il tricolore in chiesa — Nobili invocazioni — Sacerdoti e predicatori — La cerimonia al Sudario — I cappellani militari — Il vescovo castrense — Una impressionante funzione — Diciottomila preti al campo.
Se nei mesi dell'incertezza il campo cattolico seguì prevalentemente la tesi neutralista, a guerra dichiarata esso seguì la grande corrente e fece tutto il suo dovere. Al campo, nelle opere d'assistenza, nella stampa, gli a-scritti al partito cattolico meritarono ogni encomio : e il clero seppe assumere nobili atteggiamenti d'italianità che meritano d'essere ricordati.
A Roma, mentre i cardinali Bisleti e Pompilj celebrarono nella chiesa del Gesù solenni funzioni propiziataci per la vittoria delle armi italiane, si distribuiva il testo di una preghiera, approvata dalla più alta autorità ecclesiastica in materia, il maestro dei Sacri Palazzi a-postolici, e che era così formulata :
« Signore nostro Gesù Cristo, che tanto avete amato la Patria fino a piangere di dolore per essa, guardate pietoso alla nostra diletta Italia. Questa, voi la vedete, combatte per assicurarsi i naturali suoi confini e per stringere la mano ai propri irredenti fratelli. Non brama di usurpazione quindi, non odio, ma giustizia, ma amore la muove. Benedite, o Gesù, alle nostre armi di
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