Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL POPOI O GUERRIEROfici, sia per dare maggiore incitamento e più salda coscienza nel compimento del proprio arduo dovere a combattenti e governanti, sia per alleviare quanto più è possibile il disagio alle famiglie dei richiamati, lenire le sofferenze atroci dei feriti, consolare nel loro grande dolore tutti quelli ai quali la guerra è apportatrice funesta di sventura.
      « Occorre, infine, come si conviene a un popolo grande, preparare gli animi a sopportare virilmente anche le notizie non troppo liete che ci possano venire dal campo. »
      Monsignor Sica chiudeva la sua pastorale dichiarando che era lieto di mettere a disposizione delle autorità cittadine, politiche e militari, la sua persona e l'opera del suo clero, « che ha già dato prova di quel che sa e vuol fare per il bene della Patria comune. »
      II vescovo di Nicastro, mons. Regine, rivolse un commovente appello alle donne della diocesi, rimaste a custodia dei focolari domestici, mentre i mariti erano al fronte.
      « La Nazione — egli diceva loro — ha già chiesto il doveroso sacrifizio dei suoi figliuoli. E la religione di Gesù Cristo non solo consacra e benedice l'affetto per la propria patria, ma lo nobilita e lo fortifica ancora colla speranza di un premio eterno, per coloro che compiranno, anche coi più gravi sacrifici, i propri doveri verso la terra, che li ha visti nascere. Ma nei cimenti per la patria, non vi è solo la palestra delle armi e l'olocausto cruento della propria vita; la patria invece si può e si deve aiutare ancora col non meno nobile olocausto del cuore, degli agi e delle proprie energie intellettuali, morali ed economiche. »
      Perciò il vescovo invitava le donne alla preghiera e, insieme, alla fattiva cooperazione, alle opere di lenimento dei disagi morali e materiali incontrati dalle famiglie dei combattenti.
      Mons. Marchi, vescovo di Lucca, diresse al clero una lettera ispirata a nobili sensi di patria, in cui si ordinavano speciali funzioni propiziatici di vittoria in tutte le chiese della diocesi.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 18. Il popolo guerriero
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 156

   

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