Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      IL POPOI O GUERRIEROvostra fede; anzi dalla vostra fede, praticata con coraggio e con sincerità, attingete la forza per essere degni italiani. »
      Il vescovo di Cava dei Tirreni, monsignor Luigi La-mitrano, rivolse al clero ed alla diocesi un patriottico manifesto.
      In esso affermava che la guerra italiana era imposta da « sacra rivendicazione dell'integrità nazionale » e che la nostra Patria « è stata chiamata a raggiungere i più alti destini che ad essa assegnava la Provvidenza divina.».
      Il vescovo di Ghioggia pubblicò la seguente circolare improntata a patriottici sentimenti :
      « Non avendo potuto avere presenti tutti i miei figli nella solenne funzione celebrata in Cattedrale, per animarli ai santi entusiasmi della Religione e della Patria, sebbene si sieno fatte e si facciano speciali preghiere affine di ottenere il trionfo delle armi italiane, nondimeno prego i parroci ed i sacerdoti più vicini agli accampamenti dei soldati, di portare iloro il mio saluto e f augurio che il generoso e pronto loro sacrifizio renda paghi i giusti desideri e le legittime aspirazioni della Patria nostra.
      « Ricordino i miei venerabili confratelli, ricordino a tutti che l'amor patrio si fonda sulla Religione e che solo da essa potranno attingere il coraggio per operare prodigi di valore.
      « Coli'aiuto divino — disse il Duca degli Abruzzi — l'Armata saprà essere degna dell'arduo compito che le viene affidato, ed io affretto col più vivo slancio dell'animo il momento in cui, ritornate incolumi in seno ai loro cari tantè giovani esistenze dopo aver dato all'Italia i lineamenti della sua nativa maestà, possiamo tutti godere una pace gloriosa e duratura. »
      Monsignor Bagnoli, vescovo di Tagliacozzo, dono aver celebrato una funzione propiziatrice di vittoria alle nostre armi, pronunciò un elevato discorso, in cui disse : « Non resta, in quest'ora, solenne e storica, che prendere il posto cJhe c'impongono i nostri doveri di cittadini e di cattolici, senza esami, senza critiche, senza di-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 18. Il popolo guerriero
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 156

   

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