Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
IL POPOI O GUERRIEROtutta questa guerra e avranno perciò ottenuta la prima medaglia d'oro fra quelle assegnate dall'Aero Club d'Italia. »
L'on. Borsarelli, sottosegretario di Stato per gli affari esteri, ricevette dal comm. Giuseppe Giachetti, noto industriale piemontese che per molti anni aveva e-splicato in Trieste la sua attività, una patriottica lettera, con la quale egli metteva a disposizione « dei nostri soldati che entreranno per primi a Trieste lire 2500. »
Il signor G. Matricardi di Suna (Lago Maggiore), offerse L. 10.000, perchè venissero divise in parti uguali tra i primi 50 soldati combattenti decorati al valore. È inteso che quando il decorato fosse caduto vittima del proprio ardimento, la somma assegnatagli sarebbe devoluta alla sua famiglia.
Il signor Filippo Rampini, industriale di Brescia, consegnò alla Amministrazione comunale di quella città L. 2000 per le prime milizie italiane che sarebbero entrate a Trento e Trieste.
Per iniziativa della Associazione fra commercianti e industriali di Verona erano state offerte L. 1000 ai soldati componenti la batteria che atterrò uno degli aeroplani nemici che presero parte ai bombardamenti di quella città.
Tale, somma era stata consegnata al comandante di Armata da cui la batteria dipendeva; ma i valorosi artiglieri, con generoso atto, vollero devolute le mille lire a favore del Comitato «Pro mutilati», dimostrando con quale spirito e sentimento i nostri soldati interpretavano la loro nobile missione.
Anche per le forze di mare furono offerti notevoli premi.
Il Ministero della Marina comunicò il seguente e-lenco di donazioni ricevute :
Dalla Federazione degli Armatori Liberi Italiani lire 15.000, per l'equipaggio silurante o sommergibile che primo eseguirà una importante azione guerresca;
dalla Società Italiana Wickers Terni, lire 25.000: per
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