Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
IL POPOI O GUERRIEROE veramente tra i combattenti alla fronte e il popolo in tutte le terre d'Italia, come per uno scambio misterioso d'influssi s'accendeva uguale la mirabile fiamma della forza e della fede...
Questa nuova e magnifica affermazione di saldezza morale degli italiani ebbe all'estero largo riconoscimento : e udimmo lusinghiere parole, alle quali non eravamo certamente abituati.
Sir Rennell Rodd, ambasciatore britannico a Roma, in una lettera al Times scriveva :
« Chi ha avuto occasione come me di ammirare lo splendido coraggio e lo spirito indomito di resistenza che animano gli italiani in questa grande lotta, e la pazienza con cui si sobbarcano ai gravi sacrifici ch'essa impone e alle perdite che hanno gettato nel lutto tante umili case, solo chi è stato testimone di tutto questo può rendersi conto di quel che dobbiamo al mirabile popolo d'Italia, il popolo che nella storia delle nazioni non si è mai schierato dalla parte del torto. »
E Gabriele Hanotaux diceva : (( In venti anni il popolo italiano si è completamente trasformato. Quello che pareva di riconoscere in esso di abbandono, di negligenza, d'indifferenza, è diventato attività e applicazione al lavoro. L'Italia ha meravigliato e ancor più meraviglierà il mondo per la sua solidità. Gli italiani ora veramente intendono d'esser presi una volta per tutte sul serio, e infatti si mostrano seriissimi; han saputo decidersi a tacere ed a perseverare. Anzitutto quanto essi hanno fatto in patria, in un paese così poco preparato ai grandi lavori e alle grandi trasformazioni economiche, è veramente meraviglioso. Inoltre gli emigranti dhe lavorano lontano sono i principali artefici del nuovo assetto del mondo : dovunque troviamo, non solo nella mano d'opera, ma alla direzione dei lavori, degli italiani...
Il fondo di questa saldezza morale stava principalmente in un alto sentimento del dovere. Il popolo ita-
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