Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAmo chiamati per la esistenza e per l'avvenire della nostra nazione, per il contributo alla vittoria della Quadruplice.
      « Così dobbiamo guardare in faccia la grande offensiva austriaca, che è parte integrante del piano degli Imperi Centrali nella Ioto lotta europea.
      « E così dobbiamo proporci di combatterla, noi soli, con le sole nostre forze, col proposito fermo di arrestarla, di scompaginarla, di frantumarla, per la nostra storia avvenire e per la storia dell'Europa, cui avremo dato il tributo del nostro sangue, lieti e fieri di esercitare, noi soli, un compito nazionale ed europeo.
      « Chè se su gli altri fronti della Quadruplice altri fra i nostri alleati si sentirà di approfittare della offensiva austriaca per assumere qualche iniziativa audace, noi saremo lieti che ciò avvenga, a testimonianza della rinnovata efficienza della Quadruplice; ma questo non deve influire in alcun modo su quello che è ormai il nostro compito, di fronte all'offensiva austriaca, e che dobbiamo risolvere contando solo su noi stessi, con la fierezza e l'orgoglio che la rabbia tedesca, dopo essersi abbattuta su i nostri alleati francesi, si abbatta anche su noi, e ci faccia sostenere con animo fermo il peso della guerra europea...».
      Esercito e paese furono pari alle necessità del grave momento. Il paese ebbe fede nel suo esercito : e questo diede prova d'una forza di resistenza veramente mira-bile.
      I nostri coscritti hanno dato sul campo ciò che pochi veterani sanno dare. Sobrii, pazienti, misurati, essi dimostrarono alla fronte l'esplosione delle ataviche virtù guerriere; si affermarono arditi, vivaci, pronti all'entusiasmo. Ma anche le doti che più si negavano loro, vale a dire fermezza, tenacia, disciplina, furono da essi magnificamente documentate.
      Quando veggo passare — scriveva uno scrittore militare — a gruppi per le vie della città contadini richiamati alle armi da tutte le parti d'Italia, non più giovanissimi ma forti e robusti, che hanno indossato la divisa
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 19. "Strafe-expedition"
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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