Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
STRA FE-EXPEDITIONda pochi giorni e che si avviano alla stazione in armi e bagaglio, senza chiasso, quieti e tranquilli, con aria risoluta, mi si allarga il cuore e dico : ecco i discendenti degli antichi romani. Le cento città sono da secoli cento locande; ma sangue romano, in questi uomini della campagna, ce n'è ancora e molto, si vedono perfino somiglianze romane nei volti.
Ebbene, quegli uomini, la cui resistenza al lavoro è meravigliosa, si recarono dai campi del lavoro a dimostrare la sua forza di resistenza sui campi di battaglia. Era la prima volta nella nostra storia che quella gente veniva chiamata in massa (le altre chiamate furono poca cosa al confronto), ed era condotta contro il nemico con vero metodo italiano, cioè soccorrendo le sue famiglie, tenendo conto del suo carattere e non dimenticando la sua fede. Perciò fece miracoli.
Sulla presunta poca resistenza dei nostri soldati faceva grande assegnamento il nemico. L'impressionabilità delle nostre truppe in campo e delle nostre popolazioni In paese entravano largamente ne' suoi calcoli. Esso credeva che l'azione concentrata e di estrema violenza dell'artiglieria, seguita dagl'impetuosi attacchi con dense masse di fanteria, senza contare le perdite, forse un metodo infallibile per travolgere i difensori sul fronte; che poi la nervosità delle popolazioni ed i maneggi dei nemici interni avrebbero fatto il resto. Speravano perciò gli austriaci che, in tal modo, la loro cc spedizione-castigo » avrebbe ottenuto il suo effetto con rapidità fulminea.
L'eroica resistenza delle nostre truppe e la tranquillità delle nostre popolazioni salvarono l'Italia. La resistenza ferrea di quei coscritti veramente romani, diede tempo al pieno svolgimento del grandioso piano di Cadorna : e la temeraria aggressione austriaca fu stritolata.
Vedremo con quali prodigiosi episodii siasi manifestata la resistenza epica delle truppe; vedremo con quale irresistibile potenza si sia imposta la meravigliosa concezione del capitano. Onore a questo e a quelle, che nei giorni dell'offensiva nel Trentino scrissero concordemente pagine che non saranno obliate nella storia dell'esercito italiano.
I REGGIO - La srande guerra d'Italia — Voi. XIX 2
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