Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      LA GRANDE GUERRA D'ITALIAeternata obliquamente alla direttrice di marcia de) nemico. Le ultime azioni annunziate dai bollettini ufficiali delimitavano chiaramente quella linea di difesa ponendola a oriente della Val Calamento e del torrente Ma-so. S'appoggiava dunque a Valpiana, la nostra linea, e a Monte Cima; tagliava la Valsugana all'altezza di 0-spedaletto e raggiungeva di lą il margine settentrionale dell'altipiano di Asiago.
      Nuovi assalti nemici — diceva ancora il bollettino — contro Serravalle e al passo di Buole (rispettivamente in Val d'Adige e in Vallarsa) sono stati infranti; nel settore di Posina due compagnie nemiche sono state distrutte.
      In Valsugana, in Val Calamento, respinti vari assalti, i nostri alpini avevano contrattaccato infliggendo al nemico perdite gravissime, prendendogli anche un centinaio di prigionieri e due mitragliatrici.
      Sull'altipiano di Asiago, intanto, la lotta continuava a oriente della Val d'Assa. Arginato in Val d'Adige e in Vallarsa; guardato a vista nel bacino del Posina e nella conca d'Arsiero donde non poteva sboccare che attraverso il burrone dell'Astico; contenuto anche in Valsugana, il nemico cercava di progredire sull'altipiano di Asiago che rappresentava per lui, in quel momento, l'unica zona attraverso la quale forze rilevanti potessero cercar la via della pianura veneta.
      Il 28 maggio, Cadorna annunziava nel suo bollettino :
      « In Valle Lągarina, l'avversario moltiplica gli sforzi accumulando perdite dinanzi alle nostre posizioni, senza menomamente scuotere la salda resistenza delle nostre truppe. La sera del 26 respingemmo un violento attacco contro le nostre linee a sud del Rio Cameras. Nella notte sul 27 ed il mattino successivo altri tre attacchi in direzione di Passo Buole furono parimenti ributtati.
      « Lungo la rimanente fronte fino all'Astico, azioni prevalentemente di artiglierie. Le nostre dispersero in pił punti ammassamenti di truppe nemiche e colonne in marcia. Furono respinti due attacchi contro le nostre posizioni sul torrente Posina.
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 19. "Strafe-expedition"
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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