Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
STRA FE-EXPEDITÌ ON
29 maggio; Cadorna annuncia :
« In Valle Lagarina, nella notte sul 28 ed il mattino successivo, l'avversario rinnovò contro le nostre posizioni tra Adige e Vallarsa ostinati sanguinosi attacchi, costantemente infranti dalla incrollabile resistenza delle intrepide truppe della 37.a divisione.
« Nel settore Posina-Astico il duello delle artiglierie durò ieri intenso. Nel pomeriggio il nemico in forze attaccò un tratto delle nostre posizioni a sud del torrente Posina. Dopo lotta accanita fu respinto con perdite rilevanti.
« Sull'altipiano di Asiago le nostre truppe occupano attualmente, affermandovisi, le posizioni a dominio della conca di Asiago. Un brillante contrattacco delle valorose fanterie del l41.o reggimento (brigata Catanzaro) liberò due batterie rimaste circondate sul Monte Mo-sciagh. portandone completamente in salvo i pezzi ».
A proposito dell'eroica 37.a divisione, meritamente esaltata in questo bollettino, Arnaldo Fraccaroli ne magnificava la calma energica, l'ostinata fermezza, l'incrollabile risoluzione di non cedere mai.
L'eroica divisione aveva adottato un suo motto sol-datescamente spavaldo : « o noi le diamo agli austriaci, o gli austriaci le pigliano da noi ».
« Il motto — narrava il Fraccaroli — si è sparso rapidamente, creato e diffuso subito dopo lo sterminio dei primi assalitori austriaci. E ve lo ripetono dovunque, soldati e ufficiali, con un meraviglioso orgoglio insolente. Sembra un giuoco di parole, ma in questa ironica divisa della 37.a si sente pulsare la veemenza di una decisione incrollabile. Detta lontano, dove non tuoni il cannone e non infunino continui gli assalti, può far sorridere come una piccola trovata di spirito : detta qui, dove a ogni momento vibra sulla vita il pericolo imminente e dove si difende la patria dalla più grave minaccia. la frase entusiasma.
« Perchè sulle montagne intorno e lungo l'Adige gli assalti non hanno tregua. Sono cominciati nella notte del 14 maggio, e continuano ancora, continuano sempre : furiosissimi. Ricacciati e decimati, gli austriaci
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