Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      STRA FE-EXPEDITÌ ONdella radunata nel Trentino si preoccupò di costituire colà numerosi e abbondanti depositi di rifornimenti di uomini e materiali al fine di ridurre al minimo i trasporti di rifornimento nel periodo delle operazioni, che si sperava assai breve. #
      « È noto che l'esercito austriaco, per ricambiare le unità che hanno subito perdite in combattimento, dispone di appositi battaglioni di marcia che vengono mensilmente costituiti presso i depositi di fanteria e che portano ciascuno al proprio reggimento i complementi di cui esso ha bisogno, in truppa e ufficiali. Per le operazioni nel Trentino ogni reggimento condusse seco senz'altro, all'atto stesso dell'adunata, due battaglioni di marcia per modo da potersi rifornire di uomini sul posto prontamente e senza produrre ingombro sulle ferrovie. Ciò spiega come con 18 divisioni si sia potuto raggiungere una forza totale che informazioni attendibili fanno ascendere a, circa 400.000 uomini, e spiega anche come, non ostante le enormi perdite sofferte, talune divisioni possano ancora mantenersi lungo la fronte dopo non pochi giorni di continui combattimenti.
      « Con'non minore larghezza furono costituiti i depositi di materiali. Oltre a una dotazione di non meno che mille colpi per pezzo ripartita fra i diversi organi incaricati del rifornimento delle munizioni, furono costituite immense riserve nelle località più adatte. Presso Birti, sull'altipiano di Lavarone, vaste praterie sono ingombre di piramidi di proiettili di artiglieria di ogni calibro. Furono parimenti costituiti grandi depositi di viveri, specialmente di riserve, e allestiti numerosi locali per il ricovero dei feriti.
      « Oltre che della preparazione materiale, va tenuto conto anche di quella morale accuratamente compiuta dall avversario. Armi per essa furono la lusinga e l'odio. I soldati vennero opportunamente lusingati col-l'idea che battendo l'Italia, l'Intesa si sarebbe sfasciata e la guerra sarebbe finita.
      « All'offensiva nel Trentino si diede il carattere di spedizione punitiva contro l'Italia e perciò essa fu chiamata la « Strafe-Expedition ». Fu abilmente diffusa in
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      1 Reggio - La grande guerra d'Italia — Voi. XIX
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 19. "Strafe-expedition"
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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