Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio
LA GRANDE GUERRA D'ITALIAne suprema. Qualunque possa essere l'esito dei prossimi combattimenti, o piuttosto, qualunque sia il tempo che essi esigeranno per condurre alla vittoria, è lo scacco completo di quanto il capo dello Stato Maggiore nemico chiamava il gran pensiero dell'Austria ».
E l'Austria? Che diceva 1'Ausrria della ritirata delle sue truppe?
A questa domanda diede risposta il comunicato seguente, pubblicato dal governo italiano :
« Le stazioni radiotelegrafiche europee hanno intercettato un radiogramma indirizzato dal Comando Supremo austriaco all'addetto militare a Madrid nel quale si afferma che la ritirata austriaca fu eseguita di notte, indisturbata, che noi continuammo per 24 ore a bombardare le posizioni già abbandonate dal nemico, e che la nostra asserzione di aver riconquistato qualche cosa è ridicola. La grossolana menzogna del Comando Supremo austriaco è provata dal fatto che lo stesso bollettino viennese del giorno 27 dichiarava che la ritirata austriaca fu iniziata nella notte sul 25. Ora la sera stessa di questo giorno il nostro Comando annunciava con un bollettino straordinario la riconquista di Asiago avvenuta evidentemente nella giornata.
« Quanto all'entità delle nostre conquiste, il Comando austriaco è libero di definirle ridicole. Noi sapp'amo però che l'impadronirci del territorio da noi ora liberato costò a suo tempo al nemico perdite enormi che valsero a fiaccarne la baldanza offensiva. Di veramente ridicolo perciò finora non vi è che il risultato della tanto strombazzata Strafe-Expedition ».
La risposta non mancava di spirito : dote non troppo frequente nella prosa ufficiale...
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