Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      STR. A FE-EXPED1TIONsto ove un solo mulo e il conducente aggrappato alla coda trovano appena il posto per mettere i piedi e gli zoccoli.
      « Appena le pioggie si rovesciano sulla tenue traccia del sentiero, debbono accorrere squadre di lavoratori a scavare, a riattare ciò che l'acqua piovana cancella nella sua discesa lungo i canaloni e gli strapiombi.
      « Le stesse difficoltà che affrontano gli alpini sulle cime che corrono lungo l'antico confine ai margini dell'altipiano, le affrontano le fanterie sul versante opposto, lungo le montagne aspre che formano la barriera meridionale della valle del Brenta.
      « Le operazioni continuano sulla catena a picco che si affaccia truce nella nudità delle roccie sulla vallata rigogliosa di vegetazione... ».
      La fase più epica della nostra vittoriosa controffensixa fu la conquista del Cimone.
      « I progressi — scriveva fin dai primi giorni di luglio Gino Piva — che le nostre fanterie continuano ad ottenere, per quanto lentamente, lungo le direttrici del Rio-freddo e dell'Astico, hanno del miracoloso. Si tratta infatti di abbracciare i fianchi del Cimone, del colosso a frastagli rocciosi che si alza tra le due valli, quella abbastanza spaziosa e meno orrida dell'Astico e quella selvaggia del Riofreddo da cui si distaccano malagevoli sentieri da capre che si perdono tra boscaglie ed altitudini rocciose, adatte alle difese del nemico che si apposta in esse con fucili e mitragliatrici. E come questa difesa non bastasse, il nemico si sporge dalle prode boscose di Tonezza, soprastanti la nostra marcia e da esse spara e colpisce.
      « Avanzare in queste condizioni, mentre il nemico contende disperatamente il passo alla sommità del Cimone che sarebbe come l'ultimo suo osservatorio avanzato sulla valle; avanzare per prendere, ad uno ad uno, i ripiani, la gradinata per cui si arriva all'altare di Tonezza, puntando i calci dei fucili sul pendio, aggrappandosi agli arbusti, strisciando tra le roccie, incontrando improvvise raffiche di fuoco, avanzare nelle tenebre della
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 19. "Strafe-expedition"
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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