Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      STRA FE-EXPEDITION
      ' « Tali operazioni furono essenzialmente dirette : ad allargare la nostra occupazione nella zona della Borcola, alla testata del Posina; ad assicurarci il possesso di M. Ci-mone in Valle Astico; ad intaccare la forte linea di difesa dell'avversario da M. Interrotto a M. Zingarella, sull'altopiano di Asiago.
      « Nella zona della Borcola, gli attacchi furono condotti con grande tenacia ma fortemente ostacolati oltre che dalla asperità del terreno anche dalle frequenti intemperie, che paralizzavano l'azione delle artiglierie. Il nemico, che aveva quivi ricevuti notevoli rinforzi, oppose o-vunque accanita resistenza e contrastò con violenti contrattacchi la nostra avanzata. Tuttavia le nostre truppe riuscirono a conquistare il M. Pruche e le pendici meridionali del M. Sogli Bianchi e del Corno del Coston, compiendo anche sensibili progressi sul versante settentrionale di M. Majo.
      « In Valle Astico, di capitale importanza fu l'espugnazione del M. Cimone, caposaldo della difesa nemica di quella zona. Tra il corso dell'Astico, il Posina ed il vallone del R. Freddo si erge ad altitudine superiore ai mille metri l'altopiano di Tonezza, di forma grossolanamente triangolare e di cui il M. Cimone rappresenta il vertice meridionale. I fianchi dell'altopiano dirupano con pareti ripide e rocciose, alte da 500 a 800 metri sul fondo delle valli che li delimitano e sono superabili solo per pochi ed aspri sentieri.
      « Le operazioni per la conquista del monte consistettero in un attacco frontale, movente dalle balze di Monte Caviojo, e in un duplice aggiramento lungo le direttrici del R. Freddo e dell'Astico. Enormi furono le difficoltà tattiche e di terreno, che si dovettero superare; per la ripidità dei fianchi dell'altopiano; per l'asprezza delle valli dell'Astico e del R. Freddo, battute d'infilata dai tiri delle artiglierie avversarie; per la efficacia degli ostacoli difensivi preparati dal nemico; infine per la inevitabile lentezza nei rifornimenti. Tuttavia la costanza e il valore delle nostre infaticabili truppe poterono essere coronate da pieno successo. Mentre le colonne aggiranti raggiungevano, per la valle del R. Freddo, lo sbocco sul-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 19. "Strafe-expedition"
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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