Storia della Grande Guerra d'Italia di Isidoro Reggio

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      STR. A FE-EXPED1TIONgiorno 21 luglio, nostre colonne provenienti dalle valli del Cismon, Valles e Biois occuparono i passi di Colbri-con e di Rolle, le testate delle valli di Travignolo e di S. Pellegrino e l'interposta zona montuosa sino alla Cima di Bocche esclusa. All'inaspettata irruzione l'avversario reagì debolmente : così nella giornata del 22 i presidii del Colbricon e della Cavallazza furono accerchiati e si arresero. Snccessivamente furono da noi occupati il M. Colbricon e le pendici della Cima di Ceremana, sino alla valletta omonima; Paneveggio e le. pendici di Cima di Bocche, in valle Travignolo; le pendici del M. Allochet, in valle S. Pellegrino. Furono presi all'avversario più di 500 prigionieri, 2 cannoni da campagna e alcune mitragliatrici.
      « Ricevuti rinforzi, il nemico iniziò i consueti violenti contrattacchi diretti a scacciarci dalle posizioni da noi conquistate; ma fu sempre respinto con gravi perdite.
      « Nel periodo considerato ebbero luogo anche in altri scacchieri del nostro teatro di guerra importanti operazioni di carattere diversivo, tentate per iniziativa dell'avversario o nostra.
      « Fra le prime merita particolare rilievo il violento attacco compiuto dal nemico, con l'aiuto dei gas asfissianti, nel settore di S. Michele e di S. Martino del Carso. Scopo di tale operazione era quello di ricacciare le nostre truppe sino sulla linea dell'Isonzo. L'attacco, preparato di lunga mano, con grande cura e con la maggiore segretezza, fu pronunciato la mattina del 29 di giugno. Col favore di un lieve vento, spirante in direzione del piano, l'avversario lanciava prima contro le nostre posizioni dense nubi di gas, che investivano tutte le nostre linee fra il monte S. Michele e S. Martino. In un primo momento, sotto l'influsso dei fulminei effetti letali o di annichilimento dei gas, fu possibile alle colonne nemiche, spinte subito dopo all'attacco, di penetrare in alcuni nostri trinceramenti. Ma accorsi prontamente i rincalzi, le valorose truppe dell'XI Corpo d'Armata (21* e 22a divisione) e specialmente le fanterie delle Brigate Regina, Pisa e Ferrara, sfidando gli effetti dei gas, con immediato violento contrattacco, sloggiavano ovunque l'av-
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Storia della Grande Guerra d'Italia
Volume 19. "Strafe-expedition"
di Isidoro Reggio
Istituto Editoriale Italiano
pagine 159

   

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